:: Claudio Di Scalzo: Bach + Scherchen x Luigia Zamorano


Scura Melancholia bianca di Luigia Zamorano




Claudio Di Scalzo

BACH + SCHERCHEN x LUIGIA ZAMORANO

(il 14 febbraio)

 
Luigia mia, dolce Luigia… Ti propongo di ascoltare Bach. Bach con attorno glaciale freddo con davanti il mare di Ross. E' possibile? In questo contrasto confido su quanto la musica di Bach può rigenerare nel tuo minuto profilo pallido. Però deve essere un Bach eseguito da un direttore d’orchestra che prima dell’esecuzione abbia trasfigurato, con potenza didattica e taumaturgica, un gruppo di orchestrali in una specie di slancio verso l’unicità d’immagine: la massima che può avere il suono, come diceva lui, “quando prende vita”. Non può che essere Hermann Scherchen. Il robusto, comunista, infaticabile, travolgente Scherchen. Nella mia ricerca, di una sorta di canone, a me adatto, dei grandi direttori, lui lo pongo tra i primi posti. E questo accade perché ascoltai, su CD, era il 1990, le sue prove della Quinta di Beethoven.
In questo video, l’anziano leone, col suo classico golf chiaro, col suo vocione, insegna come si suona Bach. Voglia che questa musica accompagni il palpitare, folle?, della mia carezza da qui dove ti sto raggiungendo. Il tumulto degli strumenti che seguono la logica del direttore, la forza della ragione e della poesia interpretativa che conduce ogni nota nel suo adatto fluire, sia simile al tuo respiro diventato più quieto. Tuo Esploratore
 
 
VIDEO
 
 
 
 
 
All’inesauribile Hermann Scherchen (Berlino 1891 - Firenze 1966) si fermò il cuore sul palco, provando Malipiero. Era uno dei pochi a dirigere opere dei compositori del ‘900. Schömberg, Hindemith, Milhaud, Henze, Messiaen, Varèse, Xenakis. Alcuni poco eseguiti anche oggi. Amò l’avanguardia, le nuove tecniche d’incisione e di diffusione del suono, e fu arditamente di sinistra in tempi cupi che schiacciavano le coscienze tra blocchi contrapposti d’ideologie. Quando ho bisogno di ritrovare energie sento le sue prove della Quinta di Beethoven, poi la sua direzione.
 
 
 
 

NOTA

CHI È LUIGIA ZAMORANO

Luigia Zamorano donna misteriosa prigioniera nell’Antartide, preda di una altrettanto misterica malattia, attende, spesso fugge, l’arrivo dell’Esploratore. Il delicato, e fantasmatico, personaggio creato da Claudio Di Scalzo, nel 2010 (prima-durante-dopo la separazione di Accio e Sara durata 5 anni e 5 mesi), appare on line su L’Olandese Volante Transmoderno con capitoli di prosa visualpoetica. Amore sotto zero, algida tenebrosa follia, avventura oscillante temperatura, nei ghiacci eterni. Evocati viaggi e vicende al Polo Sud di coraggiosi esploratori nell'Ottocento primo Novecento, con narrazione fotografica in ritrattistica pitturata fumettata paesaggio poesia visiva. "L'Antartide di Luigia Zamorano" è un Visual Poem riversato in vari generi estetici.