:: Luigia Zamorano dice: Esploratore t'aspetto nel dolore di petto. Cura Claudio Di Scalzo |
Claudio Di Scalzo ESPLORATORE T’ASPETTO NEL DOLORE IN PETTO
Di me tu vedi. Vedi e basta. Senza 'tanto' senza 'tutto'. Sei slitta che solca midollo, lì dove vita preme (mischiata al gelo dell’inazione) modellando l’Esploratore (che sei perché così ti voglio) generato nei crepacci dell’Antartide. Non ho paura - Sai io non sono semplice. Sono nodo di semplicità che guardare lì dove bisogna - Manciata di ciglia Non riesco a vivere senza questo sguardo alla banchisa nel tendere l’orecchio al latrare dei cani trainanti la slitta. Mi vedrai nella Terra di Ross latte incorruttibile se agito il panno rosso sangue della procellaria mia sorella? Questo Esploratore, che arriva e che capisce, che traversa il turbine, non forza le ragioni del buio ha capito la natura di me Luigia Zamorano. Questa trasparenza - dei nostri polsi batte il telegrafo Se scrivo bizantinismi sulla coda dei pinguini perdonami! Se li leggi e sorridi stanotte dormo nel ricordo del mezzogiorno pisano dove l’unico termometro sotto zero fece da stecchino
13 settembre 2011
NOTA CHI È LUIGIA ZAMORANO Luigia Zamorano donna misteriosa prigioniera nell’Antartide, preda di un'altrettanto misterica malattia, attende, a volte fugge, l’arrivo dell’Esploratore. Il delicato, e fantasmatico, personaggio creato da Claudio Di Scalzo (su suggerimento, e scritta testualità, di Sara), nel 2010, appare on line - con capitoli di prosa visualpoetica su L’Olandese Volante Transmoderno. Amore sotto zero, algida tenebrosa follia, avventura oscillante temperatura, nei ghiacci eterni. Evocati viaggi e vicende al Polo Sud di coraggiosi esploratori nell'Ottocento primo Novecento, con la narrazione pitturata e fumettata. "L'Antartide di Luigia Zamorano" è un visual poem riversato in vari generi estetici. |