:: Claudio Di Scalzo: Brahms zigomo di fede Zamorano

                              

 

 

Claudio Di Scalzo

                                                                                 BRAHMS ZIGOMO DI FEDE ZAMORANO

Nelle foresterie segrete del nome, tra gli scuri e i chiari di suoni ribattuti nel ferro, come visioni feroci, nei versi storpiati che ci riprodurrebbero senso e ragione del mondo: qui riposa Zamorano-visione. Il Polo Sud si è spostato altrove, migrante, silenzioso, e io nel suo ventre, come Giona e penso: ognuno dentro la sua balena.

Mi parlavi di suoni, ascoltavamo Brahms brucianti febbre e stordimento. Si credeva la febbre potesse giovarmi, intessere un'orbita cui cedere lenta le membra: avevamo questo sole tutto per noi. Ti chiesi - ricordi? - se traducendo i nostri nomi in segni su pentagramma, avresti saputo creare un'armonia per questo nuovo universo, perché quando fossi ripartito, io qui sola non dovessi patire solitudine.


Così in brevi spazi, che tu chiamavi interruzioni ed io interferenze, nove cieli e nove armonie furono creati da pochi segni presi a prestito dai nostri nomi: su questo fummo entrambi d'accordo, e lo chiamammo Battesimo. Anche se io non credo, tu mi dicesti che la Fede l'avrei scoperta nel gesto: così ogni giorno, per nove volte canto le nove armonie della nostra Fede. Il rischio è che tu ti perda, di ritorno dalle tue esplorazioni, dentro i colori che il nuovo universo crea per suo e mio diletto: ma tu accarezzando il mio zigomo di ghiaccio sussurri che Fede è anche rischiare di perdersi per sempre.

 

 


LUIGIA ZAMORANO ACQUA DI BRAHMS IN MANO

 

 

 

NOTA 1

Ch'io ami Brahms e Bach era cosa nota pure prima ch'io pensassi di scriverlo qui. Ma ciò conta poco, se non sottolineare l'importanza di chiamarsi Luigia Zamorano e avere un'implicazione, simbolica, con Brahms e quel tal Giona che zampettando nel ventre trascorse tre giorni di ferie a spese della balena. Fuorviante è forse il 9 - Rammento di novene cantilenanti in devota genuflessione, gli occhi chiusi o ispirati al cielo a domandare grazie celesti. Nessuno carezzò il mio zigomo che rimase di ghiaccio e indurì nel tempo. Giammai sia pubblicato per intero "L'Antartide di Luigia Zamorano" sia tutelato il me-stessa personaggio e i miei segreti) – (Luigia Zamorano)

 

NOTA 2

CHI È LUIGIA ZAMORANO

Luigia Zamorano donna misteriosa prigioniera nell’Antartide, preda di un'altrettanto misterica malattia, attende, a volte fugge, l’arrivo dell’Esploratore. Il delicato, e fantasmatico, personaggio creato da Claudio Di Scalzo, nel 2010, appare on line - con capitoli di prosa visualpoetica su L’Olandese Volante Transmoderno. Amore sotto zero, algida tenebrosa follia, avventura oscillante temperatura, nei ghiacci eterni. Evocati viaggi e vicende al Polo Sud di coraggiosi esploratori nell'Ottocento primo Novecento, con la narrazione pitturata e fumettata. "L'Antartide di Luigia Zamorano" è un visual poem riversato in vari generi estetici.