:: Luigia Zamorano: a Marina di Vecchiano luglio nero giallo zafferano

 

Luigia Zamorano

a Marina di Vecchiano 

luglio nero giallo zafferano

CDS


 

                           
                           LUIGIA ZAMORANO:  A MARINA DI VECCHIANO

                      Fioritura amara il nome che mi desti inconsapevole:
                      Fioritura come di bisogno, e mutevolezza.
 
                      Le stelle, più volubili dei nostri anni 
                      Piegano il nero in barbagli 
                      Senza bisogno di celare il celato. 

                      Pure incantevole la bellezza agguanta 
                      Quanto di noi è già perso:
                      Una o due spine, sospira, una o due 
                      Appena sbocciate dal tronco della parola 
                      Così esposte, son tutta la bellezza che dico. 
                      Come un'ascia dentro il peccato, 
                      Come un'ascia che scuota il miracolo 
                      E lo calchi addosso alle ossa
                      E sia essa stessa l'ossario dei venti
                      Che battono forte all'uscio di casa. 


 

NOTA

Chi è Luigia Zamorano

Luigia Zamorano donna misteriosa prigioniera nell’Antartide, preda di un'altrettanto misterica malattia, attende, a volte fugge, l’arrivo dell’Esploratore. Il delicato, e fantasmatico, personaggio creato da Claudio Di Scalzo, nel 2010, appare on line - con capitoli di prosa visualpoetica su L’Olandese Volante Transmoderno. Amore sotto zero, algida tenebrosa follia, avventura oscillante temperatura, nei ghiacci eterni. Evocati viaggi e vicende al Polo Sud di coraggiosi esploratori nell'Ottocento primo Novecento, con la narrazione pitturata e fumettata. "L'Antartide di Luigia Zamorano" è un visual poem riversato in vari generi estetici.