CDS" Cyrano in tintarella di luna" - 1979
Tintarella di luna che m'imbruna - Tintarella di Marte in arte mi mette da parte - Tintarella francese la mancata rivoluzione ne fa le spese - Tintarella sullo spadaccino naso naso non per caso -
Claudio Di Scalzo
DA LOTTA CONTINUA ALLA LUNA
con Cyrano e Blanqui
1979 - a Margherita Stein
Il retro della luna apparve al militante
di Lotta Continua come la pagina da scrivere
dell’utopia comunista… da vivere nell’immobile
spazio del sangue versato per nulla. Erano tempi
in cui nessuno pensava più a Cyrano de Bergerac
o a Blanqui che il satellite pallido avevano eletto
a dimora del sogno. Quando le nozze di giustizia
e bellezza stanno insieme. Soprattutto se celebrate
da un cella nella Francia di Napoleone III
o da una prigione barocca scardinata
con naso lunghissimo fiutante
l’Illuminismo in arrivo.
Tutti in quei giorni parlavano e indicavano l’allunaggio
nel suo decennale: con Armstrong, Aldrin e Collins
a rammentare in centinaia di tv l’impresa. A me
quel recente avanti e indietro dell’Apollo 11 era indifferente
come il governo in carica, come il mistero di Aldo Moro
ucciso da jene ridens (non ancora piangiolenti
pentimento) con la stella a cinque punte.
Abitavo a Vecchiano in attesa di finire l’università, in attesa
del grande amore, in attesa di partire militare, in attesa di vendere
a un negozio di oggettistica e di riviste per collezionisti:
il ciclostile, i manifesti, i libri, gli autografi di Adriano Sofri,
i pennarelli usati e col tappo della sede
di “Lotta Continua - Vecchiano e Paesi”.
Blanqui sulla luna aveva allestito un teatro
anche angelico di voci oscure con maldestri tentativi
verso il dio ottuso dell’uguaglianza per sempre.
Lo visitavo spesso, in quelle giornate terrestri
senza costrutto, e mi rallegravo a pensare
che la bandiera americana era uno spettacolo
da me, e dai due francesi, non contemplato
nel calendario delle celebrazioni. Per la salvezza
dell’Essere. Il nostro allunaggio indulgeva
sull’orlo dell’afasia, dell’indifferenza
per lo spettacolo prossimo venturo in materia
di gesti e corpi del genere umano. Il comunismo sulla luna
senza americani e russi era l’unica salvezza per me.
Per i miei sodali dal vaniloquio illusorio.
Il decennale passò! come demoni caudati
apparvero i professori con sfondo celeste;
i piloti eroici sembrarono vecchi conservati
in caschi di nebbia, e le riviste sull’impresa:
distanza, combustibile, i 400.000 chilometri percorsi,
il distacco con il rientro e la festa dell’orgoglio americano
finirono al macero… assieme a quelle di Lotta Continua
nella cartiera di Rigoli verso Lucca. Evento celebrato evento sotterrato.
Dicono i saggi vecchianesi. Mi sembrò adatto al decennale.
Con Blanqui e Cyrano mi trasferii sulla luna, nella faccia nascosta,
per vivere tranquillamente altri fallimenti: quello dell’amore
sul tratturo Lucca-Monaco e di altri a ruota,
lo smarrimento della borsa di studio
la perdita di ogni orizzonte comunista
sulla terra. Per comparazione la mancata custodia
dell’archivio di Lotta continua m’apparve veniale.
Però mi sbagliavo. Così non avrei scritto sulla luna
il romanzo della mia generazione aiutato da Cyrano
e Blanqui in vena di bugie e sogni senza sbocco.
Sarebbe apparso altamente metafisico, illustrato
come si deve dal sentimento
della nostalgia epocale. Che disdetta!
Esclamato il disappunto mi sveglio giusto il tempo
per spegnere la televisione dove Ungaretti declama
chissà cosa dieci anni prima… ed entro
in un’altra allucinazione utopista.
Nargherita Stein - Foto CDS detto Accio
Fumo esili sigarette sotto la luna - (Laforgue)
NOTA 1
Pubblico su L'OLANDESE VOLANTE questo inedito scritto a Vecchiano nel luglio 1979 per il decennale dell'allunaggio. E' dedicato alla mia ex fidanzata Margherita Stein: traduttrice nichilista tra Lucca e Monaco. Devota a Stirner come ad ogni esistenzialismo capace di tenere assieme la cenere e la brace del vissuto. Fustigatrice d'ogni moralismo "comunistoide" bigotto scandalizzò i suoi docenti che la volevano in carriera universitaria, posando in abiti discinti, per un fotografo di grido. On line e sull' IMMAGINARIO dell'Olandese Volante emerge la nostra intesa in "amor matto" e qualche viaggio. Alcuni annuari TELLUS, come "Dalla Torrre Pendente alle Alpi" esistono per la sua collaborazione. Ed io ho contraccambiato rendendola mio semi-eteronimo e poi personaggio. Per Tellus ha tradotto "La lettera di Lord Chandos"; "Lenz"; "Viaggio notturno attorno alla mia camera", rispettivamente di Hofmannsthal, Buchner, Xavier-De Maistre.
Nei decenni altre celebrazioni... in data in vista e nascosta fino al Quarantennale dell’allunaggio (1969-2009). Sembra che nel quarantennale siano usciti in libreria edizioni di pregio con poeti da rimembranza antologica e sembra che pittori dediti ad urne spaziali per celebrare l’allunaggio il 20 luglio 1969 siano stati esposti da qualche parte. Questa lunatica ode la scrissi quando tramontava la spaziale avventura, virata nel blu corvino, della rivoluzione in Italia che aveva conquistato il Nulla e dal Nulla non è più tornata. Anche perché né i compagni né i poeti sognavano Blanqui e Cyrano de Bergerac come il sottoscritto. (cds)
NOTA 2
Louis Auguste Blanqui, rivoluzionario farncese, scrisse un allucinato e inquietante libro sullo spazio inventando un sistema comunista che aveva risonanze con il suo sterno prigioniero e mortificato da ogni violenza. “L'eternità attraverso gli astri”.
Cyrano de Bergerac riversò sulla luna la sua fantasia edificando una sorta di utopia dove la libertà era assoluta e senza bisogno di spade a difenderla. “L'altro mondo o gli stati e imperi della luna”.