:: Intervista da fermo scattista a Claudio Di Scalzo di Covata Poco

 

 CDS: DISCALZO DUCHAMPOO o DUSCIAMP - 1982

 

 

Estratti da “INTERVISTA DA FERMO SCATTISTA”, 
 

 

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(Covata poco) - Hai una maestro di riferimento?


(Claudio Di Scalzo) -Marcel Duchamp. Perché siccome ho vissuto da pittore senza quasi mai esporre e da scrittore senza quasi mai pubblicare e da poeta senza quasi mai in pubblico poetare, lui è un riferimento. Assoluto. Per i vari nascondimenti e concettuali divagamenti e prese in giro con segni scotenti. Lo capii da giovane dedicandogli Discalzo Duchamp. E l’ho ancor capito trenta e passa anni dopo in una riunione a scuola per gli scrutini delle classi quinte, quando ho preso a disegnare “Bic Birichino”. Una presa in giro su me stesso in scrutinio dell’animo letterario. A quel punto ho anche inteso che viaggio da tanto verso il termine di qualcosa di non raggiungibile. Oggi figurati il Web! E mi son battezzato Nando Ricamu. In omaggio a chi stava tra gatti e altre bestie e che impagliato c’è finito lui come Flaubert e come Duchamp ma sotto grande vetro.

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"Di Scalzo Dusciamp", 1982, foto su carta. Quest'opera visiva, che rimanda a un miscuglio di Body Art, di citazione ironica del maestro francese, e di "Diario all'aperto", è comparsa su ZETA, n. 5/6, Campanotto Editore, 1983, anche come "Zeta Post", cartolina firmata, dono per gli abbonati; e poi, dato che ha sempre incuriosito molto gli addetti ai lavori, forse per la sua natura di "unicum" mai più duplicata, su L'IMMAGINAZIONE n. 10, 1985, "Antologia: "Una ricognizione poetico visuale". - "Ciao Marcello... da sotto un pino ombrello" appartiene ad una serie di chincaglieria-vetrineria-bigiotteria imito-duchampiana per infermità pisana, esposta alla Galleria Nadar di Pisa nel 1972-1973 circa - "Bic Birichino", disegnetto del giugno 2014.