:: Claudio Di Scalzo: Lo spadaccino e l'Inseguita

CDS: "Cyranaccio a settembre" - 5.IX.2013
 
 
Claudio Di Scalzo
LO SPADACCINO E L'INSEGUITA 
Se dovessi confidarle la mia poetica, signora mia, si metterebbe a ridere, per come è ingenua. Le piace il candore negli uomini all’apparenza rudi? E sia! Mi sento un po' come quei personaggi da romanzo d'avventura o da fumetto: una donna, potrebbe esser lei, è inseguita da ombre, anche feroci, svolta in una strada e lì c'è uno spadaccino: un po' Cyrano (non rivela la sua identità tutta in poesia, non sa amare che con questa maschera, ed è deforme perché il volto che l’accoglie ne è  bruciato ), un po' Corsaro Nero (con qualche terribile segreto, e rimorso, o forse azione scellerata) che sa usare la spada come pochi. Perché è buono e crudele insieme... se non fosse un personaggio da romanzo, da feuilleton melodrammatico, potrebbe somigliare alla metafora dello scrittore anarchico. Se si accosta troppo, finirò per abbracciarla, mi creda son impulsivo,… ah, è dunque in pericolo!, come temevo, sento dei passi!, si metta dietro le mie spalle, ogni bacio è rinviato, almeno fino a quando non avrò infilzato la torma delle ombre nemiche che stan dietro alle sue candide trine. O son pagine da scrivere?