:: Petrus Borel. Francese Festival poetico 1 - A cura CDS

 

 

 

Claudio Di Scalzo

 FRANCESE FESTIVAL POETICO 1

 (a Sara, perduta, nel dì di pre-festa questa testa di Petrus Borel grande annaspatore nel poetico vel)

Partecipo a questo Festival venendo dall’Oltretomba (LA TOMBA CHE RIMBOMBA COME SONDA) sui carboni ardenti del ricordo poetico perché da buon LICANTROPO, così m'appellai, quando il tropo è troppo topo tropastro impiastro castro-neria di schiava génia in giro in questo 2015 i poeti veri (ancorché ombre) devono palesare la differenza con certe concrezioni terrestri da Circo-Festival in giro…  La sua idea signor Di Scalzo di organizzare un Festival Poetico di ombre franciose (e lei vedo ci disegna saggiamente umbratili con una bic!) ottocentesche… di color di nui che poeti fummo offrirà sommo umorismo e anche guitto turismo. Ordunque traduco, in italiano, contento d'aver ancora ascolto perché tanto a me vivo mi fu tolto, la mia poesia Fantaisie, Capriccio, dedicato agli Uccelli liberi in volo, dalla raccolta Rapsodies.

 

Uccelli uccelli schegge di becchi belli come invidio la vostra sorte  e la vostra vita che nel ciel puro s’avvita – gentil timone infedele piumaggio strisciato sulla nube (avessi ancora un pube) rumoroso ventaglio a qualche natica m’incaglio…

Volatili abili fili scalabili

Come invidio la vostra sorte

Senza sillabe contorte

 

Giochi alle porte del cielo;

Canto vostro senza abbellimenti,

Eco di un’altra patria,

Dove la bocca non ha fiele.

 

Senza necessità d’equipaggiamento

Accademico – senza ambizione che rode

Senza battaglie esibizioniste in cui far circo,

Senza arcivescovi politici vanesi maestri!

Senza aristocratici né conquistatori;

Senza giudici di premi dal cuore arido;

Senza famiglia poetica che v'imbrigli (e raggiri)

E senza eredi deficienti a custodirvi poeti;

 

Senza eros da strapazzo con poesia  a regger u' cazzo;

Senza schiavitù coniugali di potta e culo per pubblicare;

Volontari idealisti del bello selvatico siete!

 

Uccelli volatili matti come invidio vostra sorte vostra vita!

A Ecouy, près les Andelys, 1831

 

 

 

FANTAISIE

 Oiseaux ! oiseaux que j’envie

Votre sort et votre vie !

Votre gentil gouvernail,
Votre infidèle pennage,
Découpé sur le nuage,
Votre bruyant éventail.

Oiseaux ! oiseaux ! que j’envie
Votre sort et votre vie !

Vos jeux, aux portes du ciel ;
Votre voix sans broderie,
Écho d’une autre patrie,
Où notre bouche est sans fiel.

Oiseaux ! oiseaux ! que j’envie
Votre sort et votre vie !

Sans besoin et sans arroi ;
Sans ambition qui ronge ;
Sans bastille où l’on vous plonge ;
Sans archevêque et sans roi !

Oiseaux ! oiseaux ! que j’envie
Votre sort et votre vie !

Sans nobles, sans conquérants ;
Sans juges à cœur aride ;
Sans famille qui vous bride ;
Et sans héritiers riants !

Oiseaux ! oiseaux ! que j’envie
Votrç sort et votre vie !

Sans honteuse volupté ;
Sans conjugaux esclavages ;
Francs ! volontaires ! sauvages !
Vive votre liberté ! ! !

Oiseaux ! oiseaux ! que j’envie
Votre sort et votre vie !

 

 

 

...CONTINUA CON ALTRI POETI DEL FESTIVAL FRANCESE A MAGGIO 2015