:: Fabio Nardi: Inizio anno gennaio 2024 con Gabriel Marcel con Karoline Knabberchen giugno 1984


Karoline Knabberchen (1959-1984). Engadina, giugno 1984
Foto Fabio Nardi



Fabio Nardi
INIZIO ANNO GENNAIO 2024 CON GABRIEL MARCEL 
CON KAROLINE KNABBERCHEN GIUGNO 1984

 

Inizio anno 2024 in facile rima con il gennaio 1984. Ricordando Karoline Knabberchen (1959-1984) e il nostro ultimo viaggio assieme prima che lei si suicidasse all’isole Lofoten il 20 agosto 1984. Eravamo nel gennaio in Olanda. Ad Amsterdam. La fotografai (il rullino andò perduto assieme ad altri centinaia avendo la madre Gerda Zweifel distrutto il nostro laboratorio a Guarda d’Engadina) con un calicanto invernale in mano.

Ritrovo nel cascinale vecchianese una sua fotografia estiva, gliela scattai nella lunga sosta Svizzera ad aprile ed il biondo dei capelli il bianco della maglietta ricordano il Calicanto invernale con campanule gialle con macchia rossa. La macchia nella foto non c’è perché è il cuore rosso di Karoline che sanguina e non si vede; non lo vedi. Perché non ebbi vista sul suo corpo essere anima bastante a salvarla!

Me lo confermano gli appunti che lasciò sull’INCARNAZIONE di Gabriel Marcel, e che forse altrove ho già richiamato ma non ricordo quando negli anni passati.

“Quanti mi dà fremito alto, mi “scombussola” direbbe Fabio, sono le riflessioni di Gabriel Marcel, in Etre et Avoir, su “Il Verbo si è fatto carne” di San Giovanni (1,14).

Non basta afferma il filosofo cristiano esistenzialista tradurre Dio si è fatto Uomo.

No. Bisogna aggiungere che Dio si è fatto uomo nel corpo e nell’anima. Entrambi umani. Il verbo è intrecciato, calato, in un corpo di ossa e muscoli organi e in un’anima.

Il corpo, anche per Gesù, diventato uomo, dialoga con l’anima. Qui sta il fondamento dell’Incarnazione. Solo così lui... uomo e Dio partecipa all’esistenza terrestre. Bisogna partire dall’Incarnazione e non dal Cogito cartesiano da un’idea. Lo stesso uomo e donna affidandosi soltanto al Cogito esistono solamente come pensiero non come corpo perché esso non dialoga intreccio con l’anima. Ciò Gesù incarnandosi ha vissuto ed ha dato come transito verso lui risorto all’essere umano”.

Mi arrovello fino allo sfinimento, da chissà quanto, su cosa sia accaduto al corpo all’anima di Karoline Knabberchen guidata dal Mistero dell’Incarnazione di Cristo. Non avrò mai risposta fino a quando, da qualche parte nell’universo, la ritroverò.

Ti amo Karoline e sarà in eterno! Tuo Fabio Nardi.