:: Karoline Knabberchen: Quaderno del mite inverno IX

 

CDS: "Rosa con ciondolo in posa e cuore doppio" 

Illustrazione per "Quaderno del mite inverno" di Karoline Knabberchen

Tela 40 x 90 - Collage-dècollage, nitro e olio  

 

 

Karoline Knabberchen

QUADERNO DEL MITE INVERNO

(20 agosto 1984 – 20 agosto 2016)

(a cura di Fabio Nardi)

 

IX

TRE K E NON CINQUE

Stamani penso alla K del mio cognome in relazione al fidanzamento. E provo un brivido da iniziale e da alfabeto esistenzialista pensando che sia Kierkegaard con Regina Olsen sia Kafka con Felice e Milena ruppero fidanzamenti e relazioni andando incontro a catastrofi sentimentali.

Come si comporterà la mia K con Fabio? Come?

La K di Kierkegaard rimase sempre innamorata di Regina e la K di Kafka lasciò Felice calcando le motivazioni del danese e rimase sempre rapita da Milena. Fino alla fine in ospedale. Lasciare amando chi si ama dunque rima con lama. Che l’amante si configge da solo nel costato. Per converso nella sua scrittura se il soggetto scrive.

 

 

Ho iniziato sorridendo sui cognomi con la K e finisco il frammento con gli occhi gonfi. Vedendomi scossa Fabio mi chiede cosa m’accade. Tento di celare la storiella delle tre K. Poi cedo. Temo prenda il filosofare sulle biografie d'amore col suo “celebre nervoso” che a volte lo spinge a piantarmi in asso nella mia “metafisica nordica” scattando in auto dall'Engadina verso Sud. Senza più cercarmi neppure al telefono per giorni. Invece sorride beato e mi dice che ho dimenticato la K di Kahlo Frida e la K di Kandinskij Vasilj. “Ma dato che la pittrice subì tradimenti e altrettanti ne comminò a Diego Rivera; e il russo lasciò Gabriele Münter senza provare tanti rimpianti, questi due esempi in K romperebbero il tuo schema idealista sull’amore. Che in genere vive il prosaico reale!”

Mi sono zittita. Vero! Queste due K, la messicana e la russa, non fan per me. Continuo a preferire quella danese quella boema e voglio che la mia somigli a queste. Che il mio legame con Fabio se ne nutra. Domani gli spiegherò i disastri che porta il cosiddetto amore libero artistico e l’egoismo maschile in arte. Disastri dai quali bisogna rimanere immuni. Se si lascia l’amato amandolo solo Dio può sanare la ferita e darne spiegazione. Salvezza anche oltre il dolore e la perdita!

Sono proprio una sciocchina "inattuale" in questo mondo, se anche il mio fidanzato non capisce che l’idealismo, come lo chiama lui, in amore preserva dall'ordinario. E dalla superficialità. Anche scanzonata.

 



 

...CONTINUA