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Karoline Knabberchen

:: Claudio Di Scalzo: Knabberchen per Majakovskij
31 Agosto 2016

 

CDS: "Majakovskij cucciolo rosso" - Acrilico su carta - Notte del 31 agosto 2016 

a Karoline Knabberchen (Guarda-Engadina 1959- Lofoten, Norvegia 1984)

 

 

Claudio Di Scalzo

STANOTTE DISEGNO MAJAKOVSKIJ

(a Karoline Knabberchen, agosto)

Stanotte tornato in valle rileggo le “Lettere d’amore a Lilja Brick” di Vladimir Mjakovskij. E riscopro quanto sul poeta, scrisse, nel 1984, nella sua casa di Guarda in Engadina, Karoline Knabberchen (1959-1984).

“La forza, tutta la forza poetica più pura di Majakovskij, compreso il suo disperato ed estetico comunismo assoluto, sta nella chiusa delle lettere a Lilja, dove si disegna cucciolo di cane, per lei bimba e gatta, e si slancia soffice tra le braccia dell’amata, sempre, con “Tutto tuo”, con “Bacio forte-forte”, con “Bacio-amo”, con “Mi manchi-nostalgia”… una tenerezza inaudita, continua, totale,… spedita all’amata dai treni, dalle navi, dalle auto, dalle passeggiate, dalle fattorie, dai soviet, dalle fabbrice, dalla campagna, dalle metropoli, dalla Russia, da Parigi…  questa è la sua opera che prediligo. Sono convinta che mentre la pallottola del suicidio partiva dalla canna verso la sua tempia lui aveva compreso che l’amore come lui l’intendeva non era possibile, che il comunismo non fosse realizzabile veniva un gradino dopo; e mentre disperato moriva non era più un cucciolo, ma cresciuto tutto insieme, in un attimo, era soltanto un vecchio cane inadatto a qualsiasi cuccia, guinzaglio di ragionevolezza, ciotola dove l’amore scade come il latte”.

A notte fonda disegno Majakovskij elaborando con l’acrilico una sua fotografia. Sul berretto al posto di una plausibile stella rossa riproduco un suo disegnino-cucciolo.

 

 

Questo il mio ritorno nella casa alpina. L'ultimo disegno dell’estate finita. Il primo dell’autunno. Poi vado a dormire. E Karoline Knabberchen è con me. M'ha ancora, a distanza di decenni, insegnato qualcosa d’importante. E io sono stato, ancora, il suo pittore. (San Cassiano Valchiavenna, notte del 31 agosto 2016)

 

 


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