:: Claudio Di Scalzo - Karoline Knabberchen: Sinfonia Lofoten 1, 2

 
CDS: "Lutto di due K" - dal Canzoniere di Karoline Knabberchen

 

 

 

Claudio Di Scalzo - Karoline Knabberchen 

SINFONIA LOFOTEN

(20 agosto 1984)

 

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Ho iniziato studi e architettura della Sinfonia Lofoten nel luglio 2014. Con l’idea di completarla integralmente nell’agosto 2015, per il trentennio della morte di Karoline Knabberchen. Il titolo Sinfonia Lofoten e tante suggestioni li riprendo dal quaderno che KK scrisse nel viaggio norvegese nell’agosto 1984, e che incompleto mi sembra un rubino scheggiato a cui presto una collana che mai sarà degna di quanto incastona. La Sinfonia Lofoten sarà un’opera meta-musicale transmoderna. Intesa come intreccio di arti in poematica ripresa di tutto quanto riguarda la musica nei suoi simboli, miti, soggetti religiosi, e filosofia di Schelling e Fichte tanto cara alla mia ranocchietta Knabberchen. In sintesi romanzo musicale-idealista, vasto, come vasto è l’oceano in cui la mia fidanzata annegò suicidandosi il 20 agosto 1985. E come è vasto l’amore mio per questa figura amata anche oltre la morte, amore che dopo trenta anni ancora è intatto, e che mi permette un requiem sinfonico-letterario-artistico mai tentato prima, dove anche la musica da me scritta e disegnata e la sua esecuzione, strumento musicale per strumento musicale, avrà il suo racconto nei più diversi generi. La “Sinfonia Lofoten” si accosterà, confluirà, nel Canzoniere di Karoline Knabberchen. Nell’inventare questa transmoderna sinfonia-romanzo avrò la protezione della poetessa Rina Rètis se scrivendo sarò Fabio Nardi personaggio, e l’altrettanto amorosa cura di Chiara Catapano se sarò l’autore Claudio Di Scalzo. Sia che l’opera riesca  a completarla sia che resti incompleta come una cattedrale nel segno di Gaudì, a lei la affiderò perché protegga l’apparizione e il nome in essa melodicamente custodito di Karoline Knabberchen ranocchietta celeste.

L’estate, per me, è sempre stata colma di gioie, ma anche di dolori inauditi di cui ancora porto  e porterò lutto, che accosto alla perdita di Karoline Knabberchen, scrivendone: la distruzione fascista con fiamme nella sede di Lotta Continua di Vecchiano della mia pittura giovanile e dei miei quaderni politico-letterari, la morte di mia nonna Messinella vedova Pardini, la morte delle amate cugine viareggine per droga, la perdita di mio padre Libertario detto Lalo, la malattia e morte del Pazzo, la cancellazione del Libro Terzo di KK , “Viaggiatori da biblioteca” ad opera di Medea T. Vir il 17 luglio 2011. 

È dunque probabile e possibile che questi echi trovino strato nella Sinfonia Lofoten. Anche se, ora che scrivo questa prefazione, non so come. Di certo dietro le mie spalle c’è il magistero, iraggiungibile per un comune mortale come me, di chi operò con la lingua e la musica e la pittura opere meta-simboliche ed estetiche come Joyce e Kafka e Berlioz e Mahler e Puccini e Klee e Picasso. Ed il respiro ontologico-teologico, che tenterò di intercettare, di filosofi studiati da Karoline Knabberchen, come Fichte, Schelling, Scheler, Hartmann, Bachelard, Lévinas.  

 

 

CDS da Canzoniere di Karoline Knabberchen

 

 

 

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SINFONIA LOFOTEN – KAROLINE A TRONDHEIM

dal quaderno di Karoline Knabberchen, agosto 1985

Fabio mio,… il paesaggio norvegese, risalendo le regioni norvegesi verso le Lofoten, è così grandioso che meriterebbe un’opera letteraria simile a una sinfonia capace con gli strumenti di evocare la filosofia dell’Assoluto e come il reale da esso cada manifestandosi con Bellezza e Male. Ti sto riassumendo l’ultimo Schelling, quello che da anni leggo e studio. E che ho tentato di trascrivere con la parola anche birichina e un po’ sperimentale come a te piacerà. E’ il quaderno della “Sinfonia Lofoten”. Come altri non lo terminerò. Ma te lo lascio sfogliare e leggere perché la tua ranocchietta stamani saltella sopra una realtà umana da cui si sente espunta, con tutte le sue differenze che rendono tale realtà distruttiva, e verso me direi quasi che mi spella. Se l’Assoluto è l’armonica fusione di ogni differenza aspra umana, che l’amore trasmette e veicola, perdonami se te lo scrivo, ma stamani sento che non riuscendo a raggiungerti come vorrei e tu lo stesso con me, sento qualcosa di stonato tra noi, in disarmonia rispetto ad anni fa, e temo che ci perderemo.

 

Perdonami questa sincerità, quando avrò scritto e organizzato la mia “Sinfonia Lofoten” avrò meno dubbi su di noi e su come vincere la caduta nel reale che ad ogni vivente tocca. Tua Karoline che sta per entrare nella cattedrale di Nidaros.

 

...CONTINUA