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Karoline Knabberchen

:: Fabio Nardi: Serenata Di Bruno Maderna per satellite sulle Lofoten. Con prefazione di CDS sul mistero di KK
20 Agosto 2013


CDS: "Karoline Knabberchen all'isola Austvågøy-Lofoten-Norvegia
il 19 agosto 1984, vigilia del suicidio"
Annuario Tellus 24/25 "Scritture celesti. Poesia in cerca di Dio" - 2003

 


 

 Claudio Di Scalzo

L'AUTORE E FABIO NARDI IN RAPPORTO AL MISTERO DI KAROLINE KNABBERCHEN

A volte mi hanno chiesto notizie, reali, sul mistero di Karoline Knabberchen e sul suo suicidio alle Lofoten il 20 agosto 1984, in rapporto alla mia vita di autore che stava scrivendo un "Canzoniere in vita e in morte", vasto, in tanti libri, a lei dedicato. Mi sono sempre affidato all'uscita di sicurezza detta narratologia e che autore e personaggio, in questo caso Fabio Nardi, vanno per conto loro. E aggiungo, in questa prefazione alla "Serenata per un satellite sulle Lofoten", che ciò è accaduto fin dai primi libri scritti. E per conto loro, l'autore e il personaggio, raccontano o tacciono la verità sulla vita e la morte a venticinque anni di Karoline Knabberchen poetessa e filosofa svizzera. Però Fabio Nardi è stato sempre sincero, ha detto la verità, tutta, come personaggio. Io, invece, anche quando una figura femminile, con me molto intima, intima poi da cancellarmi un intero libro, il Terzo "Viaggiatori da biblioteca", tale Medea T. Vir, ha ricevuto notizie "vere" su di me in rapporto a Karoline Knabberchen... ho mentito, detto meglio ho finto, da fingitore e scrittore, direbbe Pessoa, e la verità non l'ho rivelata. Così la poesia e la morte di una poetessa tanto bella quanto disperata resta un segreto. Proprio un bel gioco del rovescio, un bel tiro hai giocato, potrebbe dirmi un maestro mio conterraneo e amico. In questo agosto, però, nel 29° della morte di KK, personaggio e autore, Fabio Nardi e Claudio Di Scalzo, si sono ritrovati uniti nel rivelare il mistero di Karoline  e della sua morte: il primo a una commossa Rina Rètis il secondo a una commossa Chiara Catapano. Fabio Nardi ricevendo, a Trieste, siamo a Trieste, un abbraccio intenso si è ancor più convinto che Rina è il ritorno nella sua vita terrestre di Karoline: essendo per lui l'Amore, il Bene e L'Assoluto; mentre l'Autore, rivelando tutto di sé uomo e scrittore, prova, in una consonanza che adombra quasi il mistero del doppio, quanto è già nei sentimenti del personaggio Fabio Nardi. E sa che l'opera e Karoline Knabberchen sono adesso in mani sicure e che assieme ne proseguiranno esiti e verità e tutto quanto il romanzo può offrire sopra un gorgo d'acqua, sopra la poesia che con tutta evidenza non annega, e salvandosi salva

 

 

 

Fabio Nardi

 

SERENATA PER UN SATELLITE SULLE LOFOTEN

 

Gira e rigira il satellite della nostalgia

Salta quasi di orbita in orbita attorno alla mia testa sale e pepe

Saltellante, Knabberchen, sul vuoto dei giorni non vissuti

Assieme dal 20 agosto 1984 in avanti e su quelli vissuti in un viaggio

Estremo di città in città fino all’oceano delle Lofoten in Norvegia.

Anche la Serenata per un satellite di Bruno Maderna ruota elevandosi

Dal disco che ascolto. Serie di musicali frammenti - ridono o piangono

Che fanno nell’etere spaziale? - in ordine sparso che gli esecutori

Ricomporranno con lor fantasia, sette strumenti nominali che oggi diventano otto

Con la fotografia virata in requiem spaziale stellare equinoziale sempre vale.

Un’opera aperta come l’universo, come l’immensità del mio amore

Per Karoline che ventinove anni fa s’annegò nel basso del gorgo atonale

Detto suicidio del Bello. Il mio strumento è una reflex senza più scatti e tempi

 

Che cattura per grazia musicale e religiosa quanto non fotografai

Quanto di noi due non apparve salvezza in otto città

Amsterdam Bruxelles Parigi Coira Berlino Copenaghen Stoccalma Oslo

poi neri pneumatici sulla strada

Che portava al porto per imbarco verso isole rocciose

poi notte di luna sul capo pallido dell’amata.

Fotografo e so di musicare quanto il tuo volto allegoria

Mi rivelò da me non capito.

Fronte lapide di schiuma tramonto ventenne

Sopracciglia come iridiscenze per ignoti flutti

Ciglia nude nel nudo oceano spogliate

Occhio verde rassegnato occhio verde intrepido

Naso pesciolino vaso d’ogni profumo d’alga

Zigomi solcano polla immensa

Bocca narra latitudine e longitudine in punto croce

Mento nella piega dell’onda fremito che monda

 

20 agosto 2013 - Vecchiano

 

 

 

 
 


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