:: Accio: Foresta ad est s’appresta al Maxernst. Romanzo Western del Nulla.


 Max Ernst: “Foresta e Colomba”, 1927, Olio su tela 100,3 x 81,3 cm.
 Tate Gallery, Londra.


 

Accio

FORESTA AD EST S’APPRESTA AL MAXERNST.

ROMANZO WESTERN DEL NULLA. BALLATA ANARCHICA NEI SEGNI


 


Residuo bosco al Campo della Barra Contea di Clay-Missouri
Romanzo Western del Nulla - Febbraio 2020



 

Ho scattato una fotografia alla vegetazione, ad est, incolta, selva, al Campo della Barra. Ove hanno casa Jesse Accio James e Zerelda Zee Cardellino. Perché il Campo rientra nella Contea di Clay-Missouri.

Queste coordinate geografiche fanno rientrare la fotografia nel Romanzo Western che li riguarda (Sull’Olandese Volante alcuni capitoli de il “Romanzo Western del Nulla: 9 gennaio 2017. Ballata anarchica nei segni”)

Fotografia e narrazione, sorta di Narrative Art, non hanno regole. Perché io stesso, fotografo, ho le sole regole che m’invento da rispettare ma passando da un genere all’altro, metti dalla parola verso la fotografia, me le dimentico. A fotografia scattata me ne do alcune inventate lì per lì. Metti per i contrasti luce ombra e forma profondità, ma siccome poi passo al disegno ancora me le scordo, e, in ogni caso non varrebbero per la pittura. Seguire soltanto le regole che uno s’inventa (sopra di me nessuna Autorità di teoria di teorico morto o vivo bensì, in questo caso, a fianco, l’opera nelle foreste uccelli miti erbe piante di Max Ernst) è profondamente idealistico, forse romanticamente surrealista, probabile sia anarchismo non riconoscere alcuna Autorità: ho però la certezza che così mai nessuna opera di alcun valore potrà consolidarsi. Pertanto il mio agire è profondamente insensato, inutile, e, ne sono ormai convinto, che più che altro, tutto ciò, risponde al mio carattere psicofisiologico: alla mia postura corporale al mio sistema nervoso. Non può essere estetica men che meno politica o accettabile biografia. Sono nella condizione di chi come Jesse James svaligiava banche non per desiderio di ricchezza ma per far saltare le serrature; compiere una bravata; rischiare tutto nel violare la legge scoprendo di non avere alcuna regola alternativa da seguire; se non ripetere all’infinito danni al significato e ai significanti della propria esistenza e di chi al banditismo si lega.

Smessa la carriera di Bandito dei segni - una volta salvato dalla pistolettata di Robert Ford grazie a mia moglie Zerelda Zee Cardellino rimpiango in certe domeniche le avventure banditesche così come la natura selvaggia. E per questo scatto fotografie.


Quando Salvai Jesse Accio James con l'Ave Maria di Schubert
 

Ma questa scelta di residuo surrealismo, AD EST DI MAX ERNST, devo spiegarla sennò proprio non è possibile intendermi.

La vegetazione come la conobbi da monello non esiste più. Nemmeno al Campo della Barra. Allora su quanto rimane, di selva, di vegetazione, non ancora vinta dal dominio della tecnologica agricoltura, costruisco un’altra realtà: la codifico.

Come se quanto non è più potesse trovare sul piano bidimensionale in un'altra realtà naturale la propria casa fotografica senza niente informare senza offrire alcuna conoscenza. Una vegetazione senza Verità che non sia quella, che reale non era, ma surreale, presente nei dipinti metamorfici di foreste e vegetazioni viste, e poi pitturate, da Max Ernst. Come nel dipinto: “Foresta e Colomba”, 1927, Olio su tela 100,3 x 81,3 cm, Tate Gallery, Londra.

Il dipinto Ernst lo realizza con la tecnica del “Grattage”, cioè colore steso seccato raschiato a spatola inciso per evocare quanto è nascosto. La foresta incute paura. Unico segno di vita l’uccelletto in gabbia. L’artista Ernst? L’uomo dinanzi alla surrealtà metamorfica? La musa dell’Eterno Feminino?

La fotografia gratta via la biografia (rima) evoca quel che resta di una vita banditesca insensata e stupida nei segni, anche politicamente del passato (quanto mia? quanto di Jesse Accio James?); ma la gabbia è rotta!, Jesse Accio James e Zerelda Zee Cardellino vivono liberi e amanti nel terreno coltivato in dialettica con la residua foresta. Sara o Zerelda Zee appare fuori dalla gabbia nuda ma con i capelli foresta che ne nascondono il volto sorridente.

 


Zerelda Zee Cardellino nel bosco al Campo della Barra
ad Est di Maxernst. Foto Accio gennaio 2020


 

L’ABC DEFINITIVO SULLA FOTO È IL SEGUENTE

A-Io fotografo mi son trovato davanti non ad una realtà ma a due. E la seconda, la memoria dei dipinti di Ernst, sopravanza la prima. Dà ad essa vita da romanzo in fotografia. Esattamente come i personaggi storici di Jesse James e Zerelda Zee danno un ruolo, western, ad Accio e Cardellino.

B-La fotografia certifica Due. Il cumolo vegetale senza importanza del Campo alla Barra e il cumolo vegetale prezioso, di “Foresta e Colomba” alla Tate Gallery di Londra di Max Ernst, di un’opera di pittura di artista surrealista unico.

C-Nonostante i punti A e B ciò che viene visto è una non-verità romanzesca che immette in avventura suggerente altri capitoli. Dove posso conservare parte di me Bandito nei segni. Tanto non è né arte né letteratura né pittura.

Sara ciò lo pensa, adesso, adatto a me, lei pure si diverte, fino a partecipare con capelli sul volto e mano sul seno nudo. Perché Zerelda Zee è una donna surrealista bella e misteriosa.