:: Il 9 gennaio 2017 di Robert Ford e Jesse Accio James con l'ulivo di Lalo con parole in Ombra prima del BANG finale

 


Foto Zerelda Zee cardellino, estate 2011.
Jesse Accio James al Campo della Barra Contea di Clay-Missouri
 tra i rami dell'Ulivo dove Libertario detto Lalo, mio padre, morì il 12 giugno 1994
(Morte narrata da Antonio Tabucchi in "Campane del mio villaggio")


 


Epistolario della codarda Robert Ford sparso nel febbraio 2017 al Campo della Barra
perché l’Ulivo di Lalo padre di Jesse Accio James fosse riconsacrato.

Dal “Racconto Western del Nulla 9 gennaio 2017. Ballata anarchica nei segni"  




 

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- E questa foto, Jesse Accio James, sotto l’Ulivo di Lalo ricordi chi te l’ha scattata?
 
- ... Me l'hai scattata tu Zerelda Zee Cardellino, nell'estate 2011.
 
- Sono felice tu l'abbia conservata con ogni nostra complicità... però non capisco cosa c'entri la Robert Ford?

- Zerelda oh Zee Cardellino... uno degli errori più gravi che commisi, fidandomi di Robert Ford, che non mi perdono, lo sento come colpa irredimibile di stupidità, fu quello nell’estate 2012 di condurla, qui, su sua richiesta, al Campo della Barra-Contea di Clay Missouri, dove c'è - adesso qui viviamo - L’Ulivo dove morì nel 1995 mio padre Libertario detto Lalo addormentandosi sotto olive e rami. Fu così che avvenne un sacrilegio per la vocazione estetica di Robert Ford che assecondai con mia stolta dannata collaborazione!

 


Foto Zerelda Zee cardellino, estate 2011.
Jesse Accio James al Campo della Barra Contea di Clay-Missouri


 

Sull’Ulivo di Lalo scrive Antonio Tabucchi (1942-2012) in “Campane del mio villaggio, giugno” e Davide Benati gli dedicherà il dipinto di Lalo morto, con lucciole attorno, esposto e inserito nel libro dello scrittore.

Avrei saputo dopo il 9 gennaio 2017 che foto e viaggio rientrava in un'abitudine, con molti praticata, di turismo culturale che andava magnificato dalla foto dell’ispiratore di turno in materia estetica. Scoprirò che uguale ritratto dopo avermi sparato in testa scatterà a Baffetti di Rame della Pinkerton-Diafania. Forse festeggiavano la mia morte. Che poi, grazie a te Zerelda Zee che mi hai salvato, non c’è stata.
 

(clikka: Quando salvai Jesse Accio James dalla morte con l'Ave Maria di Schubert il 9 gennaio 2017 di Robert Ford )

 




 

Sono un bandito nei segni, un ex bandito, come ti ho promesso Zerelda Zee Cardellino, e, ti rivelo, nel mio cristianesimo strampalato, che nel febbraio 2017, un mese dopo la pistolettata, ancora traballante col cranio trapassato, il 10 per la precisione, come rivela la fotografia, lasciaii alle erbe - scrivo di erbari, al vento degli uccelli, scrivo di ornitologia, all’ulivo, scrivo di Giovanni Boine sugli ulivi che amava di casa sua - le lettere elettroniche della  Robert Ford con le mie risposte, l’epistolario, perché tornassero al Nulla da dove eran venute; Land Art?, ontologia estetica?, non me ne frega nulla a che genere inserire l'azione libertaria, so che è stata adatta al "Romanzo Western del Nulla" che illustra la torbida vicenda. Lettere perfettamente inutili enfatiche intrise di letterarietà con cui mi blandiva, di mimetismo isterico nel linguaggio verso me, che si sarebbe concluso con una rivoltellata a tradimento sparata da Facebook il 9 gennaio 2017.

 

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Questa foto di me Jesse Accio James tra i rami nutriti dal padre anarchico e partigiano - un bandito pure lui secondo il regime - la pubblico sull'Olandese Volante Transmoderno perché seppure mi venisse sparato alle spalle con codardia mentre raddrizzavo il quadro storto del veliero, sappiano sia Robert Ford, sia Baffetti di Rame che ne ispirò le mosse, sia lo sceriffo capo Pinkerton, che oggi,... ancora più grigio nei capelli, con ancora più rughe sulla pelle, con muscoli e ossa segnati da galoppate e notti all’addiaccio, da fughe repentine e con una cicatrice in testa scostati i riccioli ultimi,... sono ancora qui, con la mia postura anarchica contro ogni Legge Poetica che impone servilismo vassallaggio capitalismo,... ancora qui comunista e rivoluzionario nei segni. Come tutta la mia stirpe. Che direttori di penitenziari esteti servi della Compagnia del Rame volenterosi aspiranti alla gloria poetica non potevano né mai potranno vincere la mia pistola che difende il mio cuore custodente il tragico l'amore la bellezza che vissi e vivo con chi amo.  Con te Zerelda Zee Cardellino. 

Impossibile per loro, Banda Pinkerton, battermi a viso aperto nei segni in qualsiasi genere tema variante. Mediocri come sono impastati nella vanità dei vissuti soltanto di parole e mai di fatti reali di tragedia vera di scemenza reale vera di eroismo vero dalla parte di chi è espropriato di ogni linguaggio.

Dall’ulivo di Lalo, dal Campo della Barra dove ex bandito Jesse Accio James vivo con Zerelda Zee Cardellino tornato contadino, saluto, e, ancora informo, che per un gioco del rovescio, la vera letteratura ed estetica è crudele e bizzarra, la pistolettata del 9 gennaio 2017 ha riportato a me la Donna da sempre amata, Cardellino, che visse e vive due volte nel mio cuore, dunque il tutto dell’amore e del bene, che non necessita di carriera letteraria (pubblicazioni, riconosciuto ruolo di poeta di intellettuale, di premi letterari da ricevere da dare come giurati, di cause buone e battezzate nobili per ricavarci ancora ruolo e visibilità on line) da sovrapporre alla vita soffocandone la bellezza gioia come occultandone il dolore; mentre alla Robert Ford ha portato il niente della vanità intellettuale e pagana, rivelata dalla pistolettata sparata il 9 gennaio 2017, che è stata è sarà per sempre: un’idiozia, una stronzata una betise. Robert Ford ed i suoi ispiratori Baffetti di Rame e Pinkerton Legge Grossa che vollero uccidermi stanno nel Romanzo Western del Nulla, non libro, Ballata anarchica nei segni, che meritano abitare e come tali lì essere ricordati. 



 

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Zerelda Zeee Cardellino sotto l'Ulivo di Lalo consola e abbraccia
Jesse Accio James che le confessa come avvenne
lo "spargimento" dell'epistolario con la Robert Ford.




 

LE PAROLE DELLA ROBERT FORD DIETRO LE SPALLE DI JESSE ACCIO JAMES PRIMA DEL BANG!

(9 gennaio 2017)

 

-Non ti stupire Jesse Accio James, ma quelli della Pinkerton sono più proletari di te.

-Caspita Robert Ford! Più proletari di me? A cosa ti riferisci? Al fatto che io mi sono arricchito con rapine e rapine nei segni e ora vivo da gran signore? Non mi sembra abbia mai pubblicato e sbavato per qualche Legge Poetica come i Pinkerton che mi portasse onori e celebrazioni! Oppure sono più proletari di me, non come condizione di classe, ma con un pensiero, detto Legge Poetica Lucente, che può cambiare l’ideologia capitalistica? Cosa vai cincischiando "Robertina". Non rispondi? E poi come fai a sapere le loro condizioni a partire dal portafoglio o dagli incarichi ideologici che hanno? Li hai incontrati in questi due anni che non ti sei fatto vivo con la banda? O ti ci scambi per telegrafo e lettera? O leggi i loro proclami sulla poesia sceriffa prossima ventura una volta eliminati quelli come me? Mi fai preoccupare Robert Ford...

-Ho soltanto affermato che potrebbero essere più proletari di te, come condizione di classe, non fraintendermi Jesse Accio James, ti prego, in fin dei conti tu hai il Campo alla Barra in Contea di Clay Missouri poi il cascinale di Vecchiano...

-Campo alla Barra e Cascinale, dove tornerò stabilmente, non come ora nascosto, a fare il contadino, quando i Pinkerton, Legge Grossa e Baffetti di Rame smetteranno di darmi la caccia, è costato sudore e morte ai compagni comunisti della mia stirpe. Sappilo! Robert Ford! Poi, poi, ascoltami Ford, sturati le orecchie e il compredonio, io non ho mai diretto carceri speciali per detenuti politici come Pinkerton Legge Grossa; né lavorato per la Compagnia capitalistica del rame responsabile di sfruttamento bestiale e di morti sul lavoro, decantando in rivista le bellezze estetiche del metallo come fa Baffetti di Rame. L’altro pensatore della Legge Poetica. Che c’è Robertina, hai battuto la tua ampia fronte, una “musata”, nei versi spropositati di questo segaligno damerino che non valgono un solo pensiero sioux o apaches?.

Questi tipi sono più proletari di me? No, loro sono i peggiori nemici della nostra esistenza libertaria! E se alcuni proletari li appoggiano è perché sono sottoproletari della cultura frustrati e rancorosi a cui offrono stelle di latta della Legge Poetica per qualche carriera miserabile. Mi fanno pena. In ogni caso Pinkerton Legge Grossa e Baffetti di Rame ne devon mangiare di Legge poetica per sfidarmi da vicino guardandomi negli occhi. Non ce la farebbero mai! Sono più veloce nei segni nell’ideazione. Possono mandare soltanto sicari ad uccidermi con fucili da lontano. Ehi... ma com’è che s’è storto il quadro del veliero L’Olandese Volante sulla parete. Ora lo raddrizzo. E poi Robert Ford mi spieghi cosa ti accade...

-BANG!
 

 


Il Camion di lalo il pugno di Jesse Accio James
all'Ulivo del campo alla Barra. Lapide per sempre.

Installazione e narrative Photo e Body Art il 10 febbraio 2017



 

 

ROMANZO WESTERN DEL NULLA. BALLATA ANARCHICA NEI SEGNI

CAPITOLI BASILARI IN ALTRE SEZIONI DELL'OV
 

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