:: Sara: Lettera ad Accio dal Brenta tornando a Venezia. maggio 2009


Aglaia e Maestro delle Onde - 2009 



Sara
LETTERA AD ACCIO DAL BRENTA TORNANDO A VENEZIA.
MAGGIO 2009





Sara Esserino - Maggio 2009 




Villa Malcontenta Maggio 2009

Villa Malcontenta 20 novembre 2011. E 2018
 

(Questa lettera, l’inizio, mi sembra adatta rivelarla nel SAN VALENTINO 2022. Dal cascinale vecchianese custodita e riletta assieme. E che stia sulla pagina d’apertura dell’OLANDESE VOLANTE. Lettere simili rivelano che SARA-SENTA non poteva che salvare con la velatura del suo essere... L’OLANDESE)

Caro e gentile Claudio, perché lo sarai gentile lo so a dispetto del soprannome, Accio, voglio rimanere sotto questa acquarugiola ancora per un poco, donarti la pioggia lieve sul viso - come un’ingenua figurina di Gozzano che imita D’Annunzio? -, provarmi ad essere io stessa pioggia lieve sul tuo volto, anche rude, assetato di carezze.

C'è Ravel che suona, dietro le parole nella lettera con pioggia che ti scrivo: la Sonatina per pianoforte. Se un’atmosfera letteraria è diventata reale, per noi due, a villa Malcontenta; un capolavoro musicale ch’è un’intera meteorologia può diventare nella mia interpretazione per flauto occasione del bagnato per gioia: nell’attimo che leggi. Fruscio e sonorità d'acqua: ancora foglie, ancora trasparenza. Complicità dei volti, nostri, foglie in diverso verde e tempo di crescita. La musica dei maestri se eseguita con amore e per amore non ha età e unisce ogni età. Ciò per dirti, Claudio, che i tuoi timori per me “giovinetta”, trentenne, con l’uomo maturo non hanno ragione di esistere.

La Riviera delle Ville, con la poesia, tua e mia, le foto che hai aggiunto... le note, queste gocce delicate e intense che scivolano sulla boccola te le dedico tutte, per ringraziarti dal mio cuore - poteva mancare il cuore? - veneziano. Questi luoghi, quei marmi sono in parte miei, almeno così li ho intesi, e vederli accanto alle mie parole, a quanto è uscito così fluido questa notte; ti assicuro, scoprirlo, mi riempie di gioia insperata, impossibile non rivelartela.

Tieni stretta questa lettera spedita ancora busta francobollo carta con scrittura stilografica: leggila nella memoria conservala come talismano: più avanti, lentamente - ancora Ravel o Debussy? - ti rivelerò come il Brenta con le sue ville la citta di Padova mi abbiano riservato in passato, allora veramente “giovinetta”, eventi aspri confinanti col dolore pungente. Da vicino se ne avrò forza ti rivelerò quanto basta a che le tue braccia rami siano bagnati da pioggia lenta lacrime.

La lettera che ti scrivo leggila sia nella luce sia nel buio: nella solitudine a me pensando, nel vento se accetti di sentirti il “mio Heathcliff”. Leggi lentamente, perché ogni parola, come in negativo di foto, possa rovesciare e ancora darti intreccio della mia vita con te che s’annuncia.

Ci incontreremo in Laguna ancora, torniamo dove sai vorrò andare usciti dalla stazione. La metafora occhi volti asciutti vincerà una volta ancora. Se goccia ci sarà mentre ti abbraccio non te lo dirò. Sarà in ogni caso di felicità.

Ti amo e sarà per sempre! Con questa impegnativa dichiarazione, voglio dirti, Accio Heathcliff, che anche due come noi, che non sono certo accostabili alla portentosa storia estetica di un D’Annunzio Ravel Gozzano… possono nell’amore che non finirà mai avere qualcosa che loro non ebbero. Poi se siamo somiglianti ai personaggi del romanzo della Brontë l’importante è non farci del male irrimediabile amandoci.

Ti aspetto. Oh se ti aspetto! Tua Sara Esserino-Aglaia

 

Ps: La firma rivela che “mi garba”, usando pisano incedere, il soprannome che m’hai dato: Esserino. Per complicità amorosa accetto, contenta, d’interpretare i personaggi che inventi per me. Gioco attraente pure uno “zinzinino” (caspita Accio sono conquistata dal tuo vernacolo?) pericoloso; dove farò, a pari, con te, la mia parte: sappilo! Comincio subito: firmandomi Aglaia. Personaggio da melodramma, a me adatto: a cominciare dalla predilezione, di Aglaia, per Rusalka, del compositore boemo Antonín Dvořák, dunque non solo Debussy o Brontë. Ti farò conoscere l’opera, la trama, così, spero, capirai come Sara-Rusalka ancor più ha a che fare con l’acqua: del Brenta della Laguna… col Destino. Tu sarai il Maestro delle Onde.