:: Accio e Cardellino: La Tomba Aiuola di Giovanni Boine. Ocimum Basilicum Dark Opal. Con rivelazioni sensuali in materia di eros e rapporto di coppia.


"Sara Esserino estate 2009 al Lido di Venezia" - Foto Accio




Virata Dark Opal - Settembre 2020


 

Accio e Cardellino
OCIMUM BASILICUM “DARK OPAL”.
CON RIVELAZIONI SENSUALI E GOTICHE IN MATERIA DI EROS E RAPPORTO DI COPPIA
sulla Tomba aiuola di Giovanni Boine a Porto Maurizio-Imperia







Sara Cardellino estate 2017 al Lido di Venezia - Foto Accio





Virata Dark Opal settembre 2020






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Ocimum Basilicum "Dark Opal"

 

Ogni cuoco è pronto a riconoscere il ruolo del Basilico come indispensabile in cucina e come condimento ornamento profumamento - avviene dall’antichità - di piatti con schiocco lingua per gusto. Molto meno conosciuto è il ruolo dell’Ocimum Basilicum detto Dark Opal con foglie dal color rosso acceso o viola scuro.

La Dark Opal non viene utilizzata in cucina ma per bordura di aiuole anche quelle dei sogni horror o gotici. Nei risvegli dunque. E in casseruole sulle finestre, a notte, nelle profonde notti veneziane acquoree, difende le aristocratiche e popolane femmine, in calore ma con l’assenza del maschio fidanzato marito amante, da certi esseri lagunari, risalenti dai canali, che potrebbero approfittare di sensualità offerte nel dormiveglia allucinazione.

 


Astrazione Dark Opal - Foto Accio Imperia 6 settembre 2020



 

Oltre che sui davanzali e nei giardinetti veneziani la pianta Basilicum Ocimum contramostrum cresce in qualsiasi terreno sabbioso e in pieno sole – tanto è la notte che s’apre al suo mestiere di guardiano a volte complice dei mostri – e lo troviamo anche nel retro di Marina di Vecchiano, ad esempio.

Conviene seminare nel terzo mese dell’anno. Il giardiniere etrusco saggio lo seminava a marzo stando scalzo e staccandosi dalle foglie con balzo. Ne diventava amico, della pianta annuale, e con questo rito otteneva che la Dark Opal rendesse nei desideri sensuali opalescente la moglie fidanzata amante. Ed è ciò che io, Accio, etrusco per discendenza, feci ho fatto con Sara Esserino (nel 2009) con Cardellino (nel 2017) come da dittico fotografico.

La pianta, lo penso eccome!, mi ha dato una mano in profumo effluvi magia perché lei, Sara, sentisse la mancanza di me amante e discretamente Dark Men spingendola a tornare dopo 5 anni e 5 mesi di astinenza. Diventando "La donna che visse due volte nel cuore dello stesso uomo" ma anche, sia detto, "Donna che visse due volte nei sensi dello stesso uomo".

Insomma la mia dedizione a erbari e fiori ha i suoi vantaggi più che poetici direi naturalistici. Puoi darmi torto Giovanni Boine? Non somiglia Sara Cardellino alla sensuale Maria Gorlero?