:: Jesse Accio James e Zerelda Zee Cardellino:Trieste di Domenica 5 luglio 2020 ricordando Arthur Rimbaud e Robert Ford nel 2017 |
CDS: JAJ e ZZC a Trieste
Accio e Cardellino
(Trieste 5 luglio 2020) Nella settimana del mese maledetto gennaio 2017, prima della pistolettata che mi sparò nella testa a tradimento dietro le spalle Robert Ford, il 9, gli illustrai con lettera, sentendomi inconsciamente minacciato dal suo ambiguo comportamento, quanto fosse importante Arthur Rimbaud. Per me per lui che si diceva bandito e mio amico, per la Banda James. Lo feci in forma sintetica, senza alcuna boria intellettuale simile a quella in auge nell’Agenzia Pinkerton Legge Poetica, che mi dava la caccia, e che Ford, di nascosto da me, andava dall’estate 2016 frequentando, soprattutto, Pinkerton capo teorico e Baffetti di Rame vicecapo e vice teorico. Alcune frasi ed episodi mi fecero pensare che mi stesse tradendo ma poi credetti al suo, balbettante, affermare che indagava su chi ci indagava. Invece le stavano armando il tremante polso verso la mia testa impugnante la Smith & Wesson calibro 44 che io stesso, col calcio di madreperla, le avevo donato. Con la pistola assassina reciterà, e si farà fotografare impugnandola, dopo il 9 gennaio 2017 in “Saloon poetici per aspiranti sceriffi della legge poetica” mimando con parole aspiranti al mito il suo “gran gesto”. Con queste esibizioni on line ratificò su di sé la targa di codardo che già gli avevano affibbiato all’indomani della rivoltellata a tradimento.
Ritenni quegli appunti ai quali Robert Ford rispondeva laconica ed enfatica (“il nostro legame e tramite esso la nostra banda posa come chiesa sopra roccia imperitura”; “io e te dobbiamo essere felici come puledri libertari nella prateria infinita d’erbe e cielo”; “Fammi agire nella mia contro-indagine sugli sceriffi Pinkerton. Fidati di me. Anche se sto in silenzio non ti rispondo non ti telefono. Per non essere intercettata dagli stessi sospettosi per il nostro legame. Fidati Accio James di me!”) molto importanti, tanto che salvato dalla pistolettata alla testa da te: Zerelda Zee Cardellino (Quando salvai Jesse Accio James dal codardo Robert Ford con l'Ave Maria di Schubert) divennero il viatico per la visita in febbraio-marzo di Rimbaud da mi-mà, Nada Pardini, malata di cuore a rischio morte, vedova di Lalo James mio padre.
RIMBAUD PER LA BANDA DI JESSE ACCIO JAMES. A ROBERT FORD 1 gennaio 2017
Rimbaud è fondamentale per la Banda James per la comunità di stirpe, un po’ come l’albero maestro del veliero L’Olandese Volante nel dipinto che tengo incorniciato in salotto: e ciò lo sai, Robert, perché mi telegrafi che presto verrai a rivederlo con me accanto e che magari scoprendolo appeso alla parete storto, come a volte faccio, lo raddrizzerò. Come lo è importante Rimbaud? Presto riassunto. In tre anni compie tutto quanto attiene alla letteratura e poesia e poi si lascia vivere, nel quotidiano come tutti senza più scrivere, morire. Dunque è possibile praticare l’estetica e dimenticarla scordarla cuocere in altro brodo che la esclude nella “rugosa realtà” come la definisce, parente de “l’arido vero” di Leopardi. Rimbaud opera giovanissimo in poesia, quando diventa uomo, vent’anni, ha già smesso di farlo. Figurati il vomito che gli salirebbe nel gozzo a sapere di una Legge Poetica come quella dei Pinkerton tutta teoria e cacciatrice di taglie nei difetti errori colpe degli altri poeti poetesse soprattutto se banditi. Chi vive per il libro risolutivo come i Pinkerton, come anche tu, Robert Ford, ambisci accada, altro non siete che i discendenti idioti, dilatati nella Bêtise sceriffa, di Mallarmé inventore - in gran spolvero di fondatore - dell’altra linea in poesia dove le parole logorate dalla tribù vanno reinventate a costo di renderle oscure. Rimbaud non poteva prendere in considerazione il poeta nel salotto pitturato da Manet fotografato da Nadar, che aggiorna a suo modo rivoluziona la carriera letteraria, ma sempre da letterato; perché lui si spingeva all'inferno s'imbruttiva di deformità affinché la poesia avesse lo scatto esemplare, unico, verso la vita reale. Ma detto così è vago, e un po’ scemo, da parte mia; del resto sono soltanto un Bandito dei Segni non un intellettuale, ma posso precisare un tantino. Se Rimbaud ritiene che il Pieno del Mondo fatto di Cose che falsano il Reale presente, pure cose scritte, debba essere capovolto – e lo prospetta senza appartenere ad alcun partito di colti – è perché le due Verità della Poesia e della Rivoluzione (sono i tempi, 1871, della Comune, in lui accanto alla parola esoterica) dovrebbero rivelarsi come due binari che si incontrano senza che i treni si schiantino fra loro: con le due motrici che diventano una e i vagoni che si sommano sulla rotaie. Forse è un’immagine troppo semplice, Robert Ford, ma credo renda l’idea di cosa pensasse il monello di Clerville. Ciò non sarà possibile. A ragionarci di fino e di grosso, visti gli esiti dopo il 1871 fino ad oggi inizio 2017 non è mai stato possibile. Fatale e finale tutto ciò. Neppure nella Russia di Majakovskij nella Francia dei surrealisti nella Spagna di Durruti. Rimbaud è, semplicemente e genialmente, il primo a vivere con coscienza fatale e finale tutto ciò. Il fallimento insomma che la realtà non si può modificare nelle cose negli uomini. M’intendi Robert Ford? E seppure ciò accadesse questa sarebbe una tappa non la soluzione ultima. Non c’è fine a questo percorso. Cosa poteva interessargli il Libro di Mallarmé. Ogni Alchimia del verbo, afferma nelle Saison, è una “buffa vergogna”. Allora meglio l’Africa, il Corno d’Africa, i commerci di corpi. Tutti commerciano nel mondo di cose e corpi. Pure i poeti le poetesse, gli esteti. Pure Mallarmé. Fino ai Pinkerton, a Baffetti di Rame, che vorrebbero commerciare loro soli, in pochi, guidando gli altri, perché sono esteti da salotto anche se viaggiano nel mondo in cerca del pittoresco di lingue morte da rinvivire: di luoghi dove “vedono” i miti greci o orientali all’opera e invece ci sono le fabbriche che bruciano operai e i porti con commerci di africani gestiti dalle mafie. Credere nei Pinkerton non è soltanto inutile è pure da dementi. Passi ai tempi di Mallarmé ma questi Pinkerton sono caricature. Rendono macchiette chi si avvicina a loro e se ne scrivono, on line, ne marchiano per sempre le carni, come vitelli e vitelle d prima categoria, ed invece sono manzi pelle e ossa. M’intendi Robert Ford? Ti garberebbe ricever marchio? Se però vuoi leggere Mallarmé parti dal suo libro più intenso. Che è incompleto. Per la tomba dell’amato figlio Anatole. Dove commercia col lutto in forma di lapide ma senza esporlo. Così facendo il vuoto portato dalla morte diventa pieno di quanto è necessario all’essere figlio che è partito a chi rimane: il padre. La Banda James, io stesso esisto, perché stando fuori da ogni Legge Poetica di sceriffi e carceri e servizi estetici a SpA del rame, constatiamo, constato, che ancora oggi, al tempo del web 2017 gennaio, è il 1 dell’anno nuovo, le DUE verità della Rivoluzione della Poesia sono impossibili da saldare. Non ci sarà alcuna Rivoluzione. Solo la sottospecie anch’essa inconcludente della Ribellione senza fine contro il pieno di cose e genti nel commercio, nel mondo. In questa ribellione, quanto vivo nell'impossibile rivoluzione, dove la prassi quotidiana di curare il Campo alla Barra Contea di Clay Missouri prima di ogni possibile Libro, sta la mia differenza, grazie Rimbaud, rispetto a ogni Legge Pinkerton! Quando mi verrai a trovare, come annunci, il 9 gennaio 2017 prossimo, ne parleremo meglio. Confido tu abbia inteso Robert Ford, come rapportarti a me alla mia sciagurata storia che ha Rimbaud tra i pochi Maestri da custodire. Porta con te la pistola col calcio di madreperla che ti regalai, voglio scoprire se ora sai usarla per fare centro in qualche barattolo sul muricciolo attorno al cascinale.
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