:: Accio: Da dove prendo abbrivio in materia di Sacro nel tempo attuale Covid-19. Buxtehude e Sara Cardellino


Dietrich Buxtehude - Cantata di Buxtehude: Membra Jesu Nostri.







Karoline Knabberchen
Sacro Santità Anarchia. Communio Sanctorum 1-2.
1983 cascinale vecchianese. Notte 11-12 Marzo 2020



il Sacro nel tempo del Corona Virus. Da Hegel a Barth



Accio

DA DOVE PRENDO ABBRIVIO IN MATERIA DI SACRO NEL TEMPO ATTUALE COVIS-19
Buxtehude e Sara Cardellino marzo 2020 a Vecchiano

Sul sacro sulla necessità, possibile, di una Santità in Anarchia, prendo ancora abbrivio da quanto conservo negli appunti ricordi miei trascrizioni di Karoline Knabberchen (1959-1984) e dal suggerimento, di ora marzo nel cascinale vecchianese, datomi da Sara Cardellino, di ascoltare e se possibile entrare nel sacro proposto dalla Cantata di Buxtehude: Membra Jesu Nostri.

Nella Cantata ogni sezione rimanda a un organo del Cristo. Corpo. Parte. Ove il cristiano può trovare libro messaggio percorso salvifico. Il petto del Cristo morto e risorto è coppa contenente la salvezza possibile: accoglie sangue vino versato al concavo tornato dove bagnarci labbra fronte pene fidenti; il viso devastato dal dolore dall’umiliazione dalla pena mortale significa quanto dobbiamo calcare sui nostri lineamenti: vivere è Croce dolore accettazione della corona di spine; sulle ginocchia piagate possiamo essere accolti da bimbi fino alla vecchiezza: qui, trovare consolazione; carezza che viene sul nostro capo dalle mani forate dall’inchiodamento; i piedi ancorché dilaniati sono quelli del messaggero che ci condurrà oltre la morte alla salvezza eterna.

La carne del Cristo deve essere compresa accolta esattamente come la sua parola riportata dagli evangelisti. Il corpo ce lo riporta la Cantata di Buxtehude. Esso può essere, oggi, viatico per comprendere il nostro transito terrestre, nel pericolo, nello spavento, perché questo suo corpo nostro libro si condensa nel Sacro, che tutti possono intuire; esso funziona come lavacro da e contro ogni corpo mostro (i Frankenstein mal riusciti in circolo: corpi che creano spettacolo economia politica profitto) che la tecnica divulga nel reale nel virtuale: contro ogni virus che prima di farci ammalare in possibile Corona, già, da tempo, ci ha deturpato.

 



Sara Cardellino nel geometrico blu e rosa del contrappunto
Marzo 2020


 

Oggi il Sacro, e più ancora la possibile Santità in Anarchia, non ha alcuna necessità di contrapporsi al profano. Esso costituito da ogni neopaganesimo diluito in ecologia animalismo socialismo reazionario alimentazione è parte integrante della Tecnica di dominio che considera il corpo di Cristo i suoi organi al massimo come merce da supermercato dove pure loro, adepti neopagani, trovano miti orientali vedutismo orfico cibo adatto per il gatto, egiziosamente e leziosamente e poeticamente, deificato (per accogliere click di “mi piace”) che, per questo insieme di stoltezze a volte riversate pure in versificazione, non merita perderci tempo. Tutt’altra cosa circolava un tempo nei paraggi di chi si confrontava col sacro: dall’ateismo antropologico di Feuerbach per giungere al volto macerato di Artaud non certo sanato dalle leccate di qualche fido cagnetto tenuto in appartamento nel cestino a forma di cuore comprato grazie ad Amazon

Il fatto - da tanti constatato, inizio Nietzsche, con libri filosofie prassi - che è avvenuta la Morte di Dio, apre a possibilità che i volenterosi seppellitori non considerano, e cioè che con questa Morte, nell’epoca attuale, il religioso, il sacro cristiano, ne esce fortificato. Ammesso che Dio sia morto, il compito di chi crede nel corpo di Cristo, risorto o senza Resurrezione o che ancora possa tornare, è Testimoniare che non è morto per niente!

Riprendendo l’utopia, anarchica, comunista, cristiana, da praticare cercando la propria piega e piaga in santità, cioè il sacro missione testarda temeraria infinita, di cambiare il mondo. Riprendendo il senso biblico negante nella sua nervatura che il credente debba cambiare mondo per avere giustizia. Spostarci dal sacro insufflato di soteriologia vivendo una concezione escatologica e utopica verso l’umana realtà che nel corpo di Cristo, che non è morto per niente, nei suoi organi può trovare nutrimento per santità in anarchia che riunisca il terrestre da salvare con il trascendente ove salvarci.