:: Accio: Accostamenti fotosegnici ai pittorici tormenti. Hans Hartung per Sara. Giugno 2009


Sara Mossa Hartung - Accio 2009




Accio
ACCOSTAMENTI FOTOSEGNICI
AI PITTORICI TORMENTI.
HANS HARTUNG PER SARA 



Hans Hartung: Abstraction



 

YVES KLEIN A TRIESTE

Rothko Barcola Molo Audace

Tradurre audacemente il Molo Audace a Trieste con Motherwell

 

MOSSA HARTUNG

In principio fu Hans Hartung spirto gioioso nero

teso gesto dalla cima s’intela

al moto raspante l’idraulica dell’informale.

 

Ostinato mischia bene e male

finché poi s’impunta freccia spina spilla

foglia sullo spirito astore di Sara dolceamara.

(Giugno 2009)

 

Quando a fine maggio 2009 incontrai Sara (come accadde quando avrò il suo permesso lo rivelerò) e iniziammo a stare assieme: verso la sua curiosità sul “come” mi fossi dedicato all’estetica, svicolavo. Me la cavavo con la battuta “sono un rivoluzionario giacobino di Babeuf sotto il Termidoro poi subente Bonapartismo e Restaurazione Eterna che si gingilla nell’ozio con le arti in mancanza di rivoluzioni. Dura tuttora che sono in pensione. Apprezzò. Ci sorrise. Prese sul serio il “comunista dedicato ai segni avendo Amor che Sensi impegni”. Seondo-me s’innamorò anco per questo.

Ebbi però desiderio, voglia, di farle sapere di che “panni vestivo”. Detto in vernacolo. Allora ideai fotografandola accostamenti in dittico alla pittura dell’Action Painting, tradotta Informale, o pittura segnica.

Tecnica che avrei ripetuto anche per altre tendenze, metti il Post-impressionismo. Tornandoci come a Trieste, nel..., “usando i tramonti” fotografati e visti sul Molo Audace.

Hans Hartung ((Lipsia, 21 settembre 1904 – Antibes, 7 dicembre 1989)) come altri pittori di questo movimento americano-europeo s’interrogava sugli esiti di segno luce forma. Perché l’Informale è, certamente, l’ultima avanguardia che, dipingendo su tela, ha scritto pubblicato, nei singoli esponenti, considerazioni sull’Arte (ricordiamo Osvaldo Licini) degne della Tradizione che dall’Ottocento si sdipana al primo secondo novecento. Poi giunta la Pop-Art e il Concettuale sarà un’altra vicenda.

Il tempo che giovine ventenne spesi visitando in Europa in Italia (Capogrossi, Afro, Vedova) mostre gallerie musei in cerca di Hartung e degli altri informali francesi e spagnoli venne ben speso. E quando pioveva rammentavo il “dripping” di Jackson Pollock sul cervello il destino infelice del suicida Arshile Gorky che anni dopo, anni Ottanta, fu il pttore prediletto da Karoline Knabberchen (1959-1984)