:: Accio e Sara Cardellino: Casuale viaggio di coppia lockdown in quadri scelti non a caso. Utrillo.


Maurice Utrillo: La casa di Berlioz e il padiglione di caccia di Enrico IV. 1917 circa.





Accio e Sara Cardellino

CASUALE VIAGGIO DI COPPIA LOCKDOWN IN QUADRI SCELTI NON A CASO. UTRILLO
 
Marzo 2020 con richiamo a pomodori a Schopenhauer


 

-Accio che ci facciamo qui?, dentro questo dipinto di Utrillo?

-E che ne so Sara? Sei tu che ti ci sei ficcata dentro sfogliando il catalogo! T’ho seguito per non perderti!

-Accipicchia! Questo cascinale vecchianese è magico. Ci accade qualcosa come nel fumetto nel cinema! Sei contento?

-Come no!! Cribbio. Dovevo lasciartici sola. Ma nell’avventura dobbiamo stare in due. Sennò che coppia saremmo da vicenda fantastica?!

-Ecco, non lamentarti Accio! E vediamo d’intendere che dipinto sia. Orsù. Caro-il-mio-intenditore-d’arte tira fuori le risorse.

-Mi sembra “La casa di Berlioz e il padiglione di caccia di Enrico IV. Dipinto circa del 1917 che ritrae Montmartre. Sua fonte d’ispirazione. Ci sei capitata perché c’è la casa del musicista in basso a sinistra. Quella specie di cubetto. Per uno che elevava il fantastico sinfonico e il teatro musicale al cubo è adatta.

 


Sara Cardellino Marzo 2020



 

-Credo tu abbia ragione. Bravo investigatore. Qui dal 1834 al 1837 abitò con la moglie attrice di origine irlandese Harriet Smithson. Qui nacque suo figlio Louis. Qui condusse vita stenta. Qui scrisse l’opera comica “Aroldo in Italia”. Dedicata a Byron. Gran merito prendere un pochetto in giro il gran seduttore. Non trovi?

-Mah, Berlioz m’è sembrato sempre un po’ troppo esaltato. Però il padiglione di caccia qual è nel dipinto Sara?

-Ovvio, Watson, quello più regale edificato. Berlioz al contrario di te lo adoro. Chissà che ci faceva qui Enrico IV?

-Presto detto, parla lo storico dilettante, che questo re ha in simpatia. Durante un assedio di Parigi, e non ricordo per cosa, il re vi abitò. Anche volentieri data la sua fama di libertino. Lo vedi che Byron si addice al posto? Perché corteggiò la bella badessa del convento delle Suore di Saint-Denis.

-Erano così romantici allora questi amori platonici, Accio!

-Errore, Cardellino, Parigi resistette all’assedio ma il velo della badessa cadde!

-Ciò mi dispiace! Quindi tra queste vie di Rue du Mont-Cenis e Rue Saint-Vincent non sfiorarmi manco con un dito. Sol puoi tenermi per mano. Dannato Re. Violare la Badessa!

-Se può consolarti qui, nel cubo il sinfonista cubitale scrisse un Requiem commissionatagli dal governo francese per onorare i caduti della rivoluzione del 1830. Puoi dedicarlo a Enrico IV assassinato a pugnalate da Ravaillac.

-M’è salita una formidabile irritazione verso le tue battute. Vediamo di uscire da queste strade dipinte dal pittore infelice e dal talento unico.

-Non sei la sola ad avere il nervoso. Con te che fai la suora! Potevamo concederci in queste vie solitarie l’erotismo all’aperto.

-Accio,… Sei scemo o cosa? Ed ora evita di dirmi che ti girano come le pale del Moulin de la Galette! Cortesemente… dai fai un salto, come saltavi i fossati, e torniamo sul divano, molle scassate, del tuo studio vecchianese. Sempre mura sbrecciate tipo Montmartre sono, ma è il pittore che non è a pari dei francesi.
 




Sara Cardellino Marzo 2020


 

 

NOTICINA

La chiusa forzata, al tempo del Covid-19, con Sara Cardellino, nel cascinale vecchianese, mi ha ispirato, con la sua collaborazione, fondamentale, Il “casuale viaggio” in molteplici dipinti. Quello dedicato ad Utrillo è il primo. Ma ci sono anche Dufy, Gauguin, Cézanne, Braque e via elencando.

Quest’operetta è ulteriore conferma, per me, che senza il Cardellino, neppure ci avrei pensato, e se ci avessi pensato non avrei trascritto un bel nulla. Esistendo lei nella mia vita, pure in tempi tragici come l’assedio di un Virus distruttivo creato dal capitalismo, ritengo questo “viaggio” una forma di resistenza e di amore a noi necessario. Ma che sta sullo stesso piano dei pomodori coltivati al Campo della Barra. Ovviamente il Cardellino di Berlioz ne sa più di me. Anche perché lei interprete sa suonarlo e io no. La musica è un’altra Lingua. E non è come con Parola Foto Colore che tutti possono arrabattarcisi. Lo strumento o lo sai suonare oppure no.

Il Cardellino è la mia Guida. Per un Virgilio scalcinato e scemo. Sara incarna la scoperta di Schopenhauer. “La musica è la più grande delle arti. E tutte le guida”