:: Claudio Di Scalzo: La Tana nell'iceberg di Giovanni Boine. Profezia e Peccato.


CDS: "Due Boine nella Tana dell'iceberg - ottobre 2018


 

Clikka: GIOVANNI BOINE POST-LIBRO TRANSMODERNO

 

Claudio Di Scalzo

LA TANA NELL’ICEBERG DI GIOVANNI BOINE

 

Un anno fa, per il centenario della morte, ho scritto GIOVANNI BOINE MUORE. Riprendendo il titolo da Beckett e da Tabucchi. E l’ho illustrato. Consegnandolo all’OLANDESE VOLANTE.

Ancora con LA TANA NELL’ICEBERG DI GIOVANNI BOINE incontro il Boine curato per anni sull’Olandese Volante (2011-2017) e lo studio dei miei 20 anni con il docente Silvio Guarnieri all’Università

A sommità della Tana nell’iceberg pongo le parole dell’autore:

in Trittico.

“Nulla entra in noi dall’esterno”. Figurarsi, aggiungo, le teorie idiote e schiavistiche dei Papini e Prezzolini in sedicesimo.

“Il pensiero che conta per me è quello che ho pensato con la mia anima”.

La poesia è, scrive Boine… “Un’ansia di questo pullulare eterno di questo ridere dell’universo come baleno di furtivi occhi”.


 

1

PROFEZIA E PECCATO

 

L’evento profetico nel frammento-romanzo di Giovanni Boine lo immagino custodito in una tana, di gelo e dolore finale, la morte solitaria per tisi. La tana sta scavata in una sorta di iceberg nascosto ai più. Che galleggia in sua punta emersa nell’acquoreo oceano-web non nelle biblioteche coi suoi manoscritti, non nei libri ricostruiti filologicamente, non negli atti dei convegni. Questo elenco rappresenta il presente condiviso, accettato, sminuzzato con lo storicismo e la dotta citazione, però il profetismo boiniano che sguscia sangue sulla mano del lettore, appena uscito dalla tana, ha altro compito: prefigurare un avvenire imprevedibile, anche suscitando paure da vincere, per modulare la scrittura-immagine a venire! libera dal modello fonetico-alfabetico per tradurre cose sentimenti vicende… e il Peccato. Di vivere.

Entro in tana, custodita nell’iceberg, ne esco macchiato pece rosso sangue scarabocchio nei lineamenti. Boine impone lo si scandagli per scoprire le nostre regioni inesplorate inconsce, la peluria dell’irrazionale, il gelo alogico che fluttua sul caos d’uno sterminato piano acquoreo elettronico.

Il peccato profetico necessita di continui accrescimenti e rimutamenti. Esige la tana assolutamente non conforme alla legge, che navigazione può avere un iceberg alla deriva?; il peccato profetico in tana iceberg rompe il passato agli scafi allestiti con teorie e almanacchi di vanesie carriere letterarie alienate; il peccato profetico scalda il sacro nel ghiaccio, feconda la vita nell’inospitale; la Legge di Dio il povero malato Boine e chi a lui s’avvicina - io mentre dipingo scambiandone fitte e stordimenti – impediscono venga sfregiata e compromessa in un presente materialistico.

La vita nella Tana dell’iceberg, a Boine porta, la manierata “passione” del peccato insopprimibile fattosi profezia. “Novissima terra scoperta”; lì giungerà la navigazione della mia tana nell’iceberg, pensa Boine, seguendo il “lavacro di riso di vita” che m’unisce all’amata.

 

NOTA 1

Nell’ultima lassa… tra virgolette... frammenti ripresi da “IL PECCATO” di Giovanni Boine

 


CDS: "Giovanni Boine nella tana dell'iceberg" - 23.XI.2018