:: Claudio Di Scalzo detto Accio: Quando Margherita Stein e Karoline Knabberchen mi fecero scoprire la filosofia


San Galgano - Foto Sara Cardellino



 

Claudio Di Scalzo detto Accio

QUANDO DUE MAESTRE BIONDE
 MARGHERITA STEIN E KAROLINE KNABBERCHEN
 MI FECERO SCOPRIRE LA FILOSOFIA


 

Sull’OLANDESE VOLANTE

Margherita Stein: Trascendenza alla latitudine liberale e a quella di Melville

Karoline Knabberchen: Consumo. "Filosofia da Baita"

 

Furono due figure femminili, a fine anni Settanta, giovanissime, con le quali vissi legame d’amore: Margherita Stein (Monaco/Lucca 1960) e Karoline Knabberchen (Guarda Engadina 1959 – Lofoten 1984) ad insegnarmi la filosofia seppure essa conducesse ad esiti, di pensiero di prassi, completamente opposti, diversi. In che senso, oggi che nel cascinale ritrovo loro testi che pubblico sull’Olandese Volante, mi consegnarono filosofia che incontrò la mia personalità?

Sia Stein che Knabberchen - tra loro tanto diverse come la filosofia che vissero in rapporto ai sentimenti all’amore alla politica - erano d’accordo sulle Fondamenta.

La filosofia è l’espressione più compiuta di una persona. Uomo Donna possono in quanto pensano divenire filosofi: ma per raggiungere la filosofia si necessita lo studio di opere del pensiero. Però ciò non basta. Perché le opere del pensiero hanno valore oggettivo e soggettivo insieme, nel più alto senso come visione complessiva della realtà; pertanto s’impone la scelta di una tradizione di pensiero nella quale il soggetto, inserendosi, trova sé stesso e quanto può essere soggettivo e oggettivamente a lui adatto. A questo punto quanto elabora come scelto sistema, che può essere pure negazione d’ogni sistema, il suo pensiero suscita nell’altro, anche in amante compagno amico, presenza filosofica che si caratterizza come insegnamento proposta lotta scontro quiete fascinazione.

Ciò mi diedero, assieme a tanto altro in scrittura dialogo orale scambio, la Stein la Knabberchen che avevano una loro filosofia. Il mio marxismo comunismo ne venne arricchito per sempre. Knabberchen, poi ch’era pure in nuce teologa, studiosa di Schelling Kierkegaard Marcel, m’impose la scelta. Aut-Aut. E Fabio Nardi scelse Karoline. Claudio Di Scalzo non fece mai seccare il rivolo che a lui veniva dalla Stein. Perché era un comunismo per il singolo che mi mise al riparo dal crollo del marxismo comunismo eterodosso occidentale e orientale. Dalla Knabberchen il salvataggio nella teologia cristiana seppure transitandone il lato, rasente, tragico, con destinazione Croce.

I miei esami in Filosofia della Storia; la mia abilitazione ministeriale all’insegnamento della Filosofia nei licei e accademie musicali (peraltro mai utilizzata scegliendo insegnamento di letteratura e storia nei professionali e tecnici) i miei studi e scritture successive... non valgono quanto appresi dalle maestre bionde ventenni. Accenno all'età perché sono sorprendenti... per stile forma contenuti. Non ce n'erano altre in giro così. E sopravanzano ancora, oggi, nelle pubblicazioni, nei social, tanti uomini e donne che si arrabattano in filosofia frammento! 

Sara Cardellino, m’ascolta, e, capisce, finalmente mi dico, che se c’è Karoline Knabberchen verso la quale lei svolge ogni cura, deve, pure accettare, giustificare, che c’è stata Margherita Stein. La fotografia di San Galgano da lei scattata, che mi porge da abbinare a questa mia memoria, mi fa intendere che, adesso, è così.