:: Accio e Cardellino: Poetica tatuata nella veneziana soffitta rivelata e descritta. San Valentino 2021


Sara Cardellino nella soffitta veneziana
Foto Accio 14 febbraio 2021



 

Accio e Cardellino

POETICA TATUATA NELLA VENEZIANA SOFFITTA RIVELATA E DESCRITTA. SAN VALENTINO 2021

 

-Lo scopri Accio come si tiene la soffitta ordinata?

-Sembra un salotto con tanta luce… ma non essendo una sfilata di soffitte come a Vecchiano Cascinale è più facile tenerla pulita.

-Lasciamo perdere… non riesci neppure a tenere in ordine il comodino figurati una stanza! … e lascia stare i fumetti che qui hai letto… custodiscono ricordi…

-Ma questi numeri mi mancano per la collezione di Dampyr Tex Dylan Dog… ecco dov’erano finiti…

-Son lì dal 2011… ma non si spostano… faccio una telefonata in Bonelli e ti arrivano a Pisa domattina…

-Non ti facevo collezionista…

-Colleziono le copertine che mi hanno “accidentato” o reso “allegrissima” la vita… fumetti che leggevi dopo aver scorso le venti pagine di qualche romanzo descrittomi come epocale… poi lo sai ci sono scritti disegni foto che riguardano Sara Esserino e Cardellino…

-Cribbio queste fotografie mi servirebbero per...

-Tutto resta qui. Non si sposta!!

-E se per caso saliva tuo marito Linton?…

-Mio marito Linton non poteva entrare in soffitta - come hai imposto tu a Vecchiano standoci ricordi di Karoline a tutte meno che a me - perché le chiavi le tenevo io… e se anche fosse stata aperta dopo avergli detto di non entrarci non l’avrebbe fatto… tu saresti capace di salire mentre dormo per riprendere un numero del fumetto… ti conosco!…

-Ehì… Sara… ma questa è la prima edizione di Moby Dick, del Melville, tradotta da Pavese, pubblicata da Frassinelli nel 1932 che ti prestai…

-No, me la regalasti… anch’essa resta qui…

-Memorabile, Sara, quando appare al giovane Ishmael il ramponiere Queequeg tatuato dalla testa ai piedi nella camera ch’è costretto a condividere dell’alberghetto a New Bedford.

-Anche noi due condividiamo le soffitte… forse anche il tatuaggio.

-Cribbio… questa non l’intendo…

-Ah, non la comprendi Accio!? Eppure è facile. Gli albi fumetto rimangono qui però la poetica che ti illustro puoi portarla con te… e inserirla nell’ALBO COMPLETO delle nostre avventure. Dono per il San Valentino 2021!

-Illumina l’allocco da soffitta… Cardellino…

-Se ci sono i preraffaelliti nostalgici della pittura prima di Raffaello… tu hai un’altra “malattia” sei un PreGutemberg…

-Non vedo nesso ad ascoltarti mi sento fesso…

-Smetti con le facezie… che son seria… cerca d’intendere. Con la macchina di Gutemberg si separa a stampa la Parola dall’Immagine. Giunge la tipografia: per l’immaginario a cui appartieni è un disastro. Da una parte le parole stampate dall’altra immagini disegni. M’ha fatto riflettere la tua confidenza sui viaggi in cerca di William Blake che facesti con la traduttrice Margherita Stein. Mi dicesti che Blake eleva foglie dove linfa e venature son riunite dal disegno dalla parola.

-Ti riordi tutto…

-Certo… avendo pure destino di stare sopra miriade di alberi come Cardellino… impossibile non tener di conto delle tracce che sovra pensiero semini per poi dimenticarle.

-E il tatuaggio? Perché incidi il tuo nome sulla corteccia!

-Accio Accio… così sarebbe troppo semplicistico… dai fai uno sforzo!… la tua Sara è molto ma molto più profonda… se mi ricordi l’episodio dell’apparizione di Queequeg… e posa l’edizione che sei capace di rubarmela!

-Orsù il tatuaggio che doppo fémo in Venezia viaggio…

-Scherza scherza… ma ti sorprenderai… se utilizzo il richiamo al tatuaggio è perché penso metaforicamente che tu usasti ancora usi la tecnica del tatuaggio. Riguardo a parola e immagine.

-E come Sara?!?

-Il tatuatore incista nella pelle piccoli nuclei puntiformi. Tu fai lo stesso sull’epidermide della tua biografia. La trama appare progressivamente in maniera anche discontinua però intanto quanto segna è indelebile e va verso un disegno complessivo: in ogni caso anche l’interruzione offre a chi guarda e legge di figurarsi la completezza o averne rimpianto.

-… Cribbio Sara che metaforico lavorìo mi riveli… non ci avevo mai pensato!!

-Non ho ancora finito!… il tatuaggio compare sempre in doppia natura che si modifica si scambia con te reale con il personaggio che interpreti. Ci sono differenze. E non termina qui quanto ho intuito… anch’io ricevo tatuaggio… mi segni in doppia vicenda nella parola nell’Immagine… ma se adesso, so i tuoi impulsi… mi vuoi tatuare baciandomi son qui pronta… ho indovinato?!… eh dannato Ramponiere…