:: Accio: A Marina di Vecchiano vedo un Omino col Canino lontano fotografando Cardellino a portata di mano.


Accio
 A Marina di Vecchiano cardellino a portata di mano






Accio e Cardellino

A MARINA DI VECCHIANO VEDO UN OMINO COL CANINO LONTANO
FOTOGRAFANDO CARDELLINO A PORTATA DI MANO  

(18 settembre 2020)

 

Uno scenario fotografico, solito, volto di donna, bella in questo caso, che è Sara Cardellino, ma se avesse lineamenti meno neoclassici sarebbe lo stesso, perché la FOTO FACILE valica ogni riferimento ai passaggi dell’estetica europea nei secoli, e qui prende andamento ironico-umoristico dalla didascalia: l’Omino in lontananza col Canino compie rima. Però offre pure prospettiva: si rivela il mestiere del fotografo: Accio.

Un elemento non compreso nella descrizione si rivela nelle lenti scure della figura: quanto sta dietro il lido spiaggia linea d’acqua. Dune, sabbia, luoghi di ristoro, parcheggi. Verosimilmente l’Omino ha lì in sosta l’auto a menoché non sia venuto, per rima, col motorino e nella cesta il Canino. Gli appassionati del rapporto col cane hanno risorse inimmaginabili per il conforto dell’animale, e, ironia, se le applicassero al genere umano, questa dedizione, forse circolerebbe più Umanesimo. In ogni caso il riflesso delle lenti più che all’umoristico aprirebbe al serio alla riflessione sul rispecchiamento al rapporto con i luoghi. Però meglio resti tutto sospeso perché nell’umorismo se la battuta non riesce non cambia niente; ma nel serio colto direi poetico scrivere affermando banalità pensierini triti facili facili si fa la figura degli enfatici pregni di letterarietà. Che figlia in continuazione sciocchezze, o stronzate, per dirla con Flaubert.

Sara Cardellino nel reale nel virtuale, in foto ad esempio, non è mai enfatica. Cioè non carica la sua figura mestiere ruolo di letterarietà poeticità esteticità e ci intendiamo, nel reale e come personaggi, come modella e fotografo, perché pur'io evito questa morchia da sempre. L'enfatismo, in letteratura, in estetica, e molto nel privato delle relazioni umane, si scioglie, perché ci confina, nella superficialità fine a sé stessa. L'essere enfatico non ha mai una propria linea coerente nel privato delle relazioni, anche sentimentali, né nelle arti e in scrittura. Vive, istericamente?, la propria recita ammantandola di buone cause e begli ideali, rivelanti alienazione e se artista consegnando alla forma merce arte il suo pieno in realtà vuoto. L'umorismo, del quale sia io che Sara siamo provvisti, ci tiene lontani, dall'enfatismo. E distinguiamo fra personaggio ed essere reale nella vita quotidiana. L’isteria porterebbe infatti sorte ria. La foto di oggi ne è un esempio lampante e "canante".

La fotografia può anche rivelare qualcosa sul metodo seguito per compiere racconto con l’immagine fotografica. La storia di Accio e Sara, nelle varie tipologie dei personaggi che interpretano su pagine telematiche, dunque acqua web che tiene orizzonte infinito e approdi infiniti, sia detto. Come nella foto a Marina di Vecchiano. Sara Cardellino qui è neoclassica col suo bianco nella maglietta nel volto cereo e se l’Omino fosse un vecchino con anziano canino rappresenterebbe, neoclassicamente, alla Canova, le età della vita lungo l’immensità senza fine del mare.