:: Arte e scuola

Dipinti musicati 8 – P. n. 05331-Archi, percussioni,celesta

Dipinti musicati 8 – P. n. 05331-Archi, percussioni,celesta

Dipinti musicati 8: Peinture n. 05331 - Musica per archi, celesta e percussioni.



Alberto Magnelli (Firenze, 1888 - Meudon, Parigi 1971). Verso il 1911 si avvicina agli intellettuali e agli artisti che fanno capo alla rivista "La Voce". Con Aldo Palazzeschi nel 1914 si reca a Parigi. Grazie a questo soggiorno scopre il movimento cubista e frequenta Apollinaire, Picasso, Max Jacob, Gris, Matisse, Léger.Tornato in Italia, fra il 1915 e il 1918, realizza alcune serie di opere astratte. Fra il 1931 - l'anno dopo si trasferisce definitivamente a Parigi - e nel 1934 realizza la serie di dipinti denominati "Pierres", legate alla visione delle cave di marmo di Carrara, che segnano il consolidamento dell'astrazione, che poi, fino alla morte, sarà incentrata sulla ricerca e sullo sviluppo di equilibri cromatici e di ritmi formali.



Musica per archi, celesta e percussioni fu composta da BélaBartók (1881-1945) nel 1936. E’ considerato il suo capolavoro. Quattro tempi. L’Andante, tranquillo, sembra quasi sfiorare l’atonalità. L’Allegro propone ritmi in contrasto con il primo tempo. Echi del folklore. Cangiante. Variegato. L’Adagio ha fluidità metafisiche con il ruolo della celesta. E i glissandi degli altri strumenti come l’arpa. L’Allegro molto è quello più permeato da atmosfere ungheresi. Mirabili suggestioni timbriche.



Incisione di riferimento: Orchestre de chambre Ferenc Liszt, Direttore Janos Rolla

Magnelli - Bartók